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mercoledì 29 maggio 2013

Tre nuovi scrigni per il WWF

Grazie alla Campagna raccolta fondi dell'anno scorso ( in occasione della Giornata delle Oasi WWF 2012), sono stati raggiunti tre importantissimi obiettivi: due nuove Oasi e un'importante riqualificazione.
Cominciamo dall'Oasi WWF Le Cesine, zona umida costiera e storica Oasi del WWF in Puglia (ZPS e Sic) confinante con la duna e la spiaggia demaniale.
La parte demaniale non era in gestione al WWF, ma dopo averne denunciato il degrado, l'associazione ambientale ha deciso di intervenire in prima persona; le correnti e le mareggiate hanno depositato ingenti quantità di rifiuti di ogni tipo che poi, grazie al vento, hanno raggiunto gli spazi retrodunali fino al cuore dell'Oasi WWF. Grazie alla campagna Oasi 2012 è stato possibile bonificare almeno 5 km del litorale colpito da questo fenomeno: ora l'area ha riacquistato la sua naturalità, anche se il rischio di nuove ondate di rifiuti è alto.
Passando ad un'altra zona, circa quaranta ettari di macchia mediterranea a pochi km da Roma è diventata una nuova Oasi WWF nominata "Oasi Bosco Foce dell'Arrone" ed inaugurata nel 2012 nel lungomare tra Fregene e Maccarese (Fiumicino); sempre grazie alla raccolta fondi in occasione della Giornata delle Oasi WWF 2012 è stato possibile conservare questo scrigno di biodiversità, che forma insieme alle vicine Oasi WWF di Macchiagrande e Vasche di Maccarese un'importante rete ecologica sul territorio della Riserva Naturale Litorale Romano. Questa zona è stata salvata dal degrado e dalla cementificazione: oggi rappresenta un patrimonio naturalistico importante e cioè l'habitat naturale per molte specie di uccelli migratori, testuggini, volpi e istrici. L'area è, inoltre, attraversata da sentieri con pannelli e strutture didattiche per saperne di più sulla natura dell'Oasi e dei suoi abitanti.
Un'altra nuova Oasi è stata realizzata in Sardegna: l'Oasi WWF di Scivu; riuscire a proteggere uno dei tratti costieri più belli del Mediterraneo è stato possibile grazie all'aiuto e alla disponibilità della famiglia Atzedi, proprietaria dell'area: l'Oasi comprende circa 200 ettari, nel comune di Arbus, ma il progetto prevede un ampliamento a 600. Dopo la campagna iniziale, le attività sono proseguite nel cercare di definire i rapporti con la proprietà e nell'allacciare le relazioni con i soggetti istituzionali coinvolti per realizzare i primi piani di gestione; la costruzione dell'Oasi è ancora in corso, ma tanto è già stato fatto: in particolare due interventi di bonifica dei rifiuti tra le dune e la spiaggia; sono stati individuati tracciati, già percorribili, da destinare a percorsi naturalistici; sono stati svolti alcuni interventi urgenti di presidio come lo sbarramento di alcune piste utilizzate dai fuoristrada; è stata realizzata la cartellonistica perimetrale e è stato già avviato un rapporto con la Direzione della confinante Colonia Penale.
Tre importanti interventi, dunque, sono stati realizzati dal WWF grazie al contributo di tutti coloro che hanno a cuore il nostro patrimonio naturale, con la speranza che anche la Giornata delle Oasi WWF 2013 abbia portato a qualcosa di altrettanto buono.

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