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mercoledì 27 marzo 2013

Monte Amiata in pericolo

Il vulcano più famoso della Toscana, il Monte Amiata, è sfruttato in modo insostenibile dall'Enel Green Power che sfrutta la sua tipica geotermia per i suoi scopi.
Insieme al vapore che fuoriesce dalle centrali dell'azienda, vengono emesse nell'atmosfera una quantità di sostanze dannose per l'ambiente e per la salute umana: biossido di carbonio, idrogeno solforato, metano, ammoniaca, idrogeno (gas incondensabili), boro, arsenico, mercurio, antimonio, radon; tutto ciò viene emesso sfruttando i siti geotermici del vulcano.
Rispetto all'area geotermica tradizionale (Larderello), l'ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) ha riscontrato dei fattori di emissione più alti dei gas sopracitati; inoltre, considerando solo l'emissione di CO2, le centrali termoelettriche dell'Amiata sono superiori rispetto a qualsiasi altra centrale raffrontata.
Il pericolo non è solo per l'ambiente, ma anche per la salute umana in quanto le sostanze emesse sono altamente inquinanti e nocive, soprattutto nelle quantità riscontrate nel caso.
Ma non finisce qui, perché nonostante tutto, la Regione Toscana avrebbe dato il placet per un'ulteriore centrale.

lunedì 25 marzo 2013

Earth Hour concluso con ottimi risultati


SI E’ CONCLUSA ORA DELLA TERRA 2013
WWF: “L’ISPIRAZIONE DI UN’ORA ILLUMINA IL MONDO DI UNA NUOVA ENERGIA PER IL PIANETA”
7000 città in oltre 150 Paesi, 24 ore di buio per i più bei luoghi simbolo al mondo. Prima volta di Cremlino e Piazza Rossa. I messaggi di Ban ki moon, Nelson Mandela, gli astronauti, i frati di Assisi, Francesco Totti. Migliaia di iniziative nel mondo, in Italia diretta da Piazza di Spagna, grandi e piccini  in Piazza Signoria (Firenze) ad osservar la Luna.
FOTO/VIDEO DEGLI SPEGNIMENTI IN TUTTO IL MONDO AI LINK IN CODA
Strepitosa foto in 3D da piazza di Spagna qui http://3d-top-event.info/event_182_WWF_Earth_Hour.html
L’Ora della Terra del WWF ha concluso il suo straordinario giro del mondo a luci spente e sul pianeta è tornata una nuova luce, alimentata dall’energia – rigorosamente sostenibile! – di centinaia di milioni di persone che in oltre 7000 città e oltre 150 Paesi si sono unite per inviare un messaggio chiaro: siamo determinati a creare un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Un nuovo successo della più grande mobilitazione globale contro il cambiamento climatico mai organizzata, che in 24 ore ha unito un numero indecifrabile di persone dallo spazio agli angoli più remoti del mondo e ha spento simbolicamente le icone mondiali più note e amate di sempre. Nel frattempo grazie anche al tam tam su web e social network, si è scatenata in tutti i continenti una pioggia di impegni concreti “oltre l’ora” - dalla tutela di foreste e specie simbolo a cambiamenti di stili di vita e sistemi produttivi - per rimettere al centro il valore della natura e un utilizzo ragionevole delle risorse, dando al mondo un futuro più sostenibile, un’economia più prospera e sicura, e un maggior benessere per tutte le specie viventi, compreso l’uomo.
Iniziato sabato mattina dalle isole Samoa, il domino di spegnimenti si è concluso ieri mattina alle 8.30 alle isole Cook, passando per monumenti come l’Opera House di Sidney, la Tokyo Tower, i grattacieli più alti del mondo, lo stadio di Pechino (Bird’s nest), Marina Bay Sands a Singapore, la chiesa della Natività a Betlemme, il Ponte sul Bosforo, per la prima volta il Cremlino e la piazza Rossa a Mosca, le mura di Dubrovnik, l’Acropoli di Atene, la Tour Eiffel, Buckingham Palace e il Big Ben, la Sirenetta di Copenaghen, la porta di Brandeburgo, l’Empire State Building, Times Square e le Cascate del Niagara, la sede delle Nazioni Unite a New York. A dare il loro messaggio personaggi come Ban ki-moon, Nelson Mandela, Yoko Ono, il calciatore Lionel Messi, l’attrice Jessica Alba gli astronauti canadese Chris Hadfield e russo Roman Romanenko che l’Ora della Terra l’hanno vista e twittata dallo spazio dando il senso della preziosità e della fragilità del nostro pianeta, mentre tante celebrities in tutto il mondo hanno coinvolto i loro fan nelle migliaia di eventi speciali, concerti alimentati a pedali, serate danzanti a energia cinetica, maratone a luci spente, flashmob, cene a lume di candela e adunate di ragazzi delle scuole.
In ITALIA tantissime le iniziative organizzate nei circa 300 Comuni che hanno aderito, spegnendo monumenti simbolo come la scalinata di Trinità dei Monti a Roma, che ha ospitato l’evento centrale, la Cupola di San Pietro e il teatro alla Scala e il Castello Sforzesco a Milano, la Torre di Pisa, palazzo Sacrati Strozzi, Palazzo Medici Riccardi, Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, la cupola del Duomo,  l’Abbazia di S.Miniato, e la statua del David a Firenze, l’Arena di Verona, la mole Antonelliana, Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna, le mura di Lucca, la Fontana Maggiore di Perugia, la Torre dell’Elefante di Cagliari, la statua di Garibaldi a Trapani, i ponti di Calatrava a Reggio Emilia, l’Acquario di Genova e tanti altri.
A Roma l’evento centrale dove il velista Giovanni Soldini – che il cambiamento climatico lo tocca con mano nelle sue traversate dei mari, con nuovi mari costellati di iceberg per la fusione dei ghiacci – ha spento la scenografica scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, insieme al fondatore del WWF Italia Fulco Pratesi, all’attrice Nicoletta Romanoff e alla squadra dei comici di Radio2 Rai Ottovolante

capitanata da Dario Ballantini e Savino Zaba, che hanno accompagnato in diretta radiofonica e video streaming migliaia di spettatori, turisti e fotografi di ogni parte del mondo in un esilarante countdown verso l’ora di buio perché “sul clima non si scherza”. Sul “green carpet” anche i comici Dario Cassini, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, Marco Bazzoni, Antonio Giuliani, Fabrizio Gaetani, la cantante Simona Molinari con la sorpresa di Massimilano Rosolino, da diversi anni al fianco del WWF per l’evento.
A pochi giorni dall’elezione del nuovo pontefice, anche la Cupola di San Pietro ha spento le proprie luci mentre i frati della Basilica di San Francesco ad Assisi, che per la prima volta ha aderito all’evento, hanno ricordato il suo richiamo a custodire l’ambiente: “Crediamo che questi gesti aiutino a sensibilizzare l’uomo contemporaneo sul rispetto per il creato. La vocazione a custodire è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo, perché quando l’uomo viene meno a questa responsabilità del custodire, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce.”
In Toscana, a Firenze in Piazza Signoria, dove si è svolto l’evento centrale, organizzato dal Comune di Firenze  in collaborazione con Arcetri e il WWF,  aspettando lo spegnimento di Palazzo Vecchio lunghe code di grandi e piccini per ammirare una bellissima Luna talvolta velata dalle nubi con i bellissimi telescopi messi a disposizione dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l'Associazione Astronomica Amici di Arcetri.....lo spegnimento di Palazzo Vecchio è stato accolto dai presenti accendendo “una luce di speranza per un futuro sostenibile”, una candela  contenitore del WWF. Distribuita dai volontari WWF  oltre all’Opuscolo WWF “Cambia tu e ispira al cambiamento chi ti è vicino” anche una “mappa del cielo” realizzata a cura dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri  allo scopo di mostrare come “sarebbe” apparso ieri sera la volta celeste in assenza  di nubi....e se normalmente non fosse oscurata dall’inquinamento luminoso.
Spenti sempre a Firenze per la prima volta il David di Michelangelo al Piazzale e Palazzo Medici Riccardi, oltre ai già storici Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, la cupola del Duomo, la Basilica e il Monastero di San Miniato, Palazzo Sacrati Strozzi e il Centro Direzionale della Regione a Novoli.
Tante le iniziative per grandi e piccini nella nostra Regione tra luci spente e lume di candela ....
L’iniziativa in Toscana ha ottenuto il Patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze
 “L’Ora della Terra ha avuto la forza di unire 2 miliardi di persone in ogni angolo del mondo per diffondere un nuovo senso della vita sul pianeta, mettere la natura al centro dei nostri valori e cambiare concretamente i nostri modi di vivere, a tutti i livelli della società. Solo così possiamo proteggere le straordinarie ricchezze naturali del nostro pianeta che sono alla base della vita e garantire che le future generazioni potranno ammirarle e goderne – ha detto il fondatore e presidente onorario del WWF Fulco Pratesi che ieri era in piazza di Spagna.
“Quest’anno più che mai l’Ora della Terra ha ampliato il proprio raggio di azione contro il cambiamento climatico, passando da evento simbolico per chiamare alla trasformazione del mondo a strumento globale per realizzare quella trasformazione attraverso il coinvolgimento concreto di persone, istituzioni e mondo produttivo in tutto il mondo – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia”.
LE AZIENDE PER EARTH HOUR  Le imprese partner del WWF hanno risposto all’appello di Earth Hour. Sulla sensibilizzazione dei propri 166 mila dipendenti punta Unicredit, che aderisce spegnendo gli edifici più rappresentativi, come il suo quartiere generale a Milano. Sofidel, membro del programma internazionale WWF Climate Savers per la riduzione delle emissioni, spegnerà simbolicamente le insegne luminose degli stabilimenti italiani, Dodo spegnerà le vetrine dei negozi in Italia. Auchan spegnerà l’insegna esterna degli Ipermercati, abbasserà le luci ogni ora e diffonderà lo spot radio e video.   I Provenzali hanno accettato di lanciare la loro sfida per  ‘I will if you will’   ( video http://goo.gl/4vxO9). Berendsohn conferma l’adesione all’evento anche per il 2013. Mutti, impegnato con WWF a ridurre la propria impronta idrica e di carbonio, ha sensibilizzato dipendenti e clienti sui temi dell’iniziativa.
L’ULTIMA SPIAGGIA PER L’ORSO POLARE. In occasione dell’Ora della Terra il WWF ha lanciato anche la nuova campagna per proteggere l’orso polare, specie simbolo di tutte le specie minacciate dal cambiamento climatico, e la Last Ice Area, circa 1,3 milioni di chilometri di ghiacci spessi, a cavallo di Groenlandia e Canada, in grado di resistere alla fusione estiva, oggi minacciati dall’innalzamento delle temperature globali e dallo spettro delle esplorazioni petrolifere favorite dall’apertura di passaggi navigabili tra i ghiacci. Fino ad aprile si può sostenere la campagna su www.wwf.it/orsobianco.
I PARTNER  L’Ora della Terra 2013 si svolge con il Patrocinio di Roma Capitale, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero per il Beni e le Attività Culturali, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Il WWF sta coinvolgendo i Comuni di tutta Italia grazie alla collaborazione di Alpine Pearls, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Associazione Comuni Virtuosi e Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. E quest’anno anche AGESCI, l’associazione delle guide e scout cattolici italiani, e AIESEC, l’organizzazione di studenti universitari più grande al mondo che si occupa di mobilità internazionale giovanile, saranno al fianco del WWF per coinvolgere i giovani nelle sfide globali per il pianeta. Un ringraziamento speciale a Tiziana Rocca Comunicazione, Kick Agency, ACEA distribuzione, Mercure Hotel per la collaborazione e il supporto.
SOCI WWF PAPER FREE  In perfetto stile “Earth Hour”, il WWF promuove l’iscrizione “paperfree” interamente digitale, per tutti quelli che amano condividere, chattare e twittare il proprio amore per la natura. Un’iscrizione senza carta, senza costi di spedizione, con meno impatto sull’ambiente e più risorse per il lavoro sul campo. Il socio paperfree riceve tessera e rivista per i soci in formato digitale, oltre a news in tempo reale, app, contenuti speciali e abbonamenti digitali ad alcune riviste partner, da leggere su web, smartphone e tablet. Tutte le info su www.wwf.it/paperfree

Moria di cetacei

La scorsa settimana, con più precisione martedì 19/03, a Rosignano Solvay (LI) è stata trovata sulla spiaggia dello "Scoglietto" (stabilimento balneare che prende il nome dal luogo) una carcassa di Balenottera comune (Balaenoptera physalus); l'esemplare si è arenato già morto trascinato dalla forte corrente dovuta alla mareggiata in corso, ma prima e dopo questo episodio sono state trovate altre carcasse di cetacei come per esempio dei delfini a Donoratico (LI) e precedentemente altre carcasse a Grosseto, San Vincenzo (LI). Tutto ciò ha messo in allarme le associazioni ambientaliste, l'ARPAT, la guardia costiera e il Corpo Forestale dello Stato: dalle indagini effettuate le cause possono essere molteplici. E' stata riscontrata la presenza di un batterio che porta il morbillo, pertanto questi animali possono essersi ammalati; un'altra ipotesi che è stata fatta riguarda il più grande vulcano sottomarino europeo, il vulcano 'Marsili', che con le sue emissioni di anidride solforosa può aver messo a rischio la salute di questi animali: il vulcano si trova a nord delle isole Eolie a circa 500 m di profondità marina; l'ultima ipotesi è quella che riguarda l'inquinamento: gli scarichi delle navi possono aver danneggiato molti cetacei.
Le ricerche che sono state effettuate indicano che partendo dalla Sicilia la moria si fa più persistente nel Nord Tirreno: gli esemplari morti sono stati trovati prevalentemente dalle coste di Grosseto in su. Da questi dati emerge come gli animali contraggono il virus oppure vengono a contatto con le sostanze nocive del vulcano (il 'Marsili' si trova fra Calabria e Sicilia) nel sud del mar Tirreno andando poi a morire sulle coste toscane, tuttavia non si spiega perché la moria avvenga solamente in questo tratto di Mediterraneo, mentre nel resto i casi di cetacei spiaggiati sono rari; la Sicilia è un punto centrale nel Mediterraneo, pertanto gli esemplari che gravitano in quella zona possono andare anche in altre direzioni (verso la Grecia e il Medio Oriente, verso lo stretto di Gibilterra o verso l'Adriatico), ma i decessi si riscontrano solo in un solito punto. Un giallo che ancora nessuno è riuscito a risolvere.
Balenottera comune spiaggiata a Rosignano Solvay; foto di Elisa La Corte

giovedì 21 marzo 2013

Comunicazione di servizio

Purtroppo la puntata di domani sul Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena sarà rimandata a venerdì della prossima settimana per problemi organizzativi. Tuttavia, domani alle 19.30 Pianeta Terra sarà dedicato all'evento WWF dell'Earth Hour, sul quale parleremo ampiamente; sarà l'occasione per descrivere alcune iniziative dell'Associazione ambientalista che si terranno in Toscana, non mancate.

mercoledì 20 marzo 2013

Venerdì puntata speciale sul Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena

Venerdì 22/03 come tutte le settimane, andrà in onda alle 19.30 Pianeta Terra; questa settimana non con il consueto Tg naturalistico ma con una puntata speciale dedicata al Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, sul quale avremo un'intervista e faremo la rubrica ecoturistica. Dopo l'ampia parte sul Parco Geomarino sardo, tratteremo dell'evento di sabato 23/03, ovvero l'Earth Hour, organizzato dal WWF: nell'occasione parleremo di 2 o 3 eventi che ci saranno in Toscana.
Mi raccomando non mancate, potrete seguire tutto sul sito di Wip Radio www.assowip.it oppure cliccando sull'applicazione in alto del blog; se vi perdete la puntata, niente paura potrete seguirla in podcast per tutta la settimana sempre sul sito di Wip Radio.

Eventi vari per l'Earth Day





ORA DELLA TERRA 23 MARZO – GLI EVENTI-LE ADESIONI


WWF: “IL MONDO SI PREPARA PER L’ORA DELLA TERRA. TUTTI IN PIAZZA PER IL PIANETA: SUL CLIMA NON SI SCHERZA!”
CONCORSO CITY CHALLENGE: E’ VANCOUVER LA
“CAPITALE EARTH HOUR 2013”
Crescono le adesioni alla maratona per il pianeta: 140 paesi nel mondo e 230 Comuni Italiani già confermati

IN TOSCANA L’EVENTO CENTRALE A FIRENZE, IN PIAZZA DELLA SIGNORIA, ASPETTANDO LO SPEGNIMENTO DI PALAZZO VECCHIO (20:30-21:30) OSSERVEREMO LA LUNA E I CORPI CELESTI ..... ASSIEME ALL’OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI  ED AL COMUNE DI FIRENZE

DECINE LE ADESIONI NELLA NOSTRA REGIONE DI CUI 9 A FIRENZE CHE SPEGNERA’ PER LA PRIMA VOLTA IL DAVID DI MICHELANGELO AL PIAZZALE E PALAZZO MEDICI RICCARDI
TRA I PATROCINI PER LA TOSCANA: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze,

ADESIONI, PROGRAMMI E LE SFIDE PER SALVARE IL MONDO SU www.wwf.it/oradellaterra<http://www.wwf.it/oradellaterra>
PER LA STAMPA: FOTO E VIDEO SU CLIMA, EVENTO E TESTIMONIAL SCARICABILI QUI <http://upload.wwf.it/EH2013_media/>


Sabato 23 è l’Ora della Terra del WWF, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico che per il settimo anno consecutivo spegnerà simbolicamente le luci del pianeta in una suggestiva “ola di buio” attraverso tutti i fusi orari, mentre sul web cittadini, istituzioni, imprese e celebrities si stanno ‘sfidando a salvare il mondo’ per diffondere stili di vita sostenibili all’insegna dell’ “I will if you will – Io farò se tu farai”, la piattaforma online che l’anno scorso ha coinvolto 4,6 milioni di persone in circa 10.000 sfide a beneficio del pianeta. Dalle 20.30, l’Ora della Terra lascerà al buio monumenti, luoghi simbolo, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo, per coinvolgere tutti i livelli della società nei cambiamenti concreti che possono garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un cambiamento climatico sempre più devastante che promette di trasformare il 2013 uno degli anni più caldi di sempre minacciando ecosistemi, specie e la vita di milioni di persone . Centinaia gli eventi e le iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte: per l’Italia tutti i programmi sono su www.wwf.it/oradellaterra <http://www.wwf.it/oradellaterra> .

Il conto alla rovescia entra nel vivo. A Malmo, in Svezia, la giuria internazionale del concorso City Challenge ha assegnato il titolo di “capitale Earth Hour 2013” alla canadese Vancouver, per le sue azioni innovative in materia di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, che oltre a ridurre l’impatto ambientale della città hanno reso più piacevole l’ambiente urbano migliorando la qualità di vita dei residenti attuali e futuri. Tra le 17 finaliste del concorso c’erano anche la città di Forlì e la Provincia di Siena, oltre a Nuova Delhi in India, Oslo in Norvegia, Uppsala in Svezia, e San Francisco negli Stati Uniti. 

LE ADESIONI: L’anno scorso è riuscita a coinvolgere oltre 2 miliardi di persone in 7000 città e 152 Paesi del mondo. Sono già più di 230 i Comuni confermati, che daranno vita a una suggestiva gallery dei più bei monumenti della penisola. Novità di quest’anno il David di Michelangelo al Piazzale a Firenze, la basilica di San Francesco ad Assisi che si aggiungono ai partecipanti “storici” degli anni passati come la Torre di Pisa, la Mole Antonelliana, l’Arena di Verona, Il teatro della Scala di Milano,Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Maggiore a Bologna e tantissimi  altri................

In Toscana sono più di 24 i comuni ad oggi aderenti con lo spegnimento di ben 9 tra monumenti ed edifici a Firenze che per la prima volta spegnerà anche il Davide di Michelangelo al Piazzale e Palazzo Medici Riccardi oltre ai già storici Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, la cupola del Duomo, la Basilica e il Monastero di San Miniato, Palazzo Sacrati Strozzi e il Centro Direzionale della Regione a Novoli; Fiesole il Palazzo Comunale;  Pisa il Comune e l’Opera Primaziale la Torre; Arezzo la Torre del Comune; Castiglion F.ino la Torre del Cassero; Gaiole in Chianti Via Roma; Castellina in Chianti Rocca Medioevale; Poggibonsi Edificio storico del Palazzetto Pretorio in via Marmocchi; Montalcino Loggiati Sansovino , i loggiati dell’antico palazzo Comunale, la facciata dello stesso e la torre civica assieme alla Madonna del Soccorso; Monteriggioni il Castello di Monteriggioni; Radicondoli il Palazzo Comunale; Casole d’Elsa La Rocca; Radda in Chianti le Logge di Palazzo Comunale il Municipio e il Centro Polivalente a Pievescola Monticiano Palazzo Comunale e Chiesa di Piazza Sant’Agostino; Grosseto il Palazzo Comunale; Orbetello la Fontana di Piazza Cortesini; Roccastrada il Teatro Comunale dei Concordi; Monte Argentario Palazzo Muncipale a Porto Santo Stefano; Cinigiano la Torre Civica  Magliano e Montiano le Chiese di S.Giovanni Battista, la Torre trecentesca di Pereta; Piombino il palazzo Comunale;  San Vicenzo illuminazione ridotta in corso Italia, spegnimento dell’illuminazione pubblica di piazza Grandi e Piazza Unità d’Italia; Marciana Marina Lungomare, monumento della Torre e giardini pubblici; Lucca Le mura cittadine; Fosdinovo Castello Malaspina..........

L’iniziativa in Toscana ha ottenuto il Patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze

IN TOSCANA GLI EVENTI (vedi programmi completi su www.wwf.it/oradella terra.it):
A FIRENZE .....
L’evento centrale si terrà a  Firenze, presso Piazza della Signoria, aspettando lo spegnersi delle luci di Palazzo Vecchio, dalle 20:30 alle 21:30, l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Firenze con lo Sportello EcoEquo, in collaborazione con l'Osservatorio Astrofisico di Arcetri e l'Associazione Astronomica Amici di Arcetri e il WWF  organizzerà una serata di osservazione della Luna e di altri corpi celesti (tempo metereologico permettendo...), con la guida di astronomi di Arcetri che metteranno a disposizione due telescopi ed un binocolo astronomico......!
A partire dalle ore 19:00 i volontari del WWF saranno a disposizione dei cittadini con un punto informativo, dove sarà distribuito l’Opuscolo WWF “Per il futuro del pianeta ora la sfida è cambiare” e la “Mappa del cielo” realizzata anche quest’anno dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri per dilettarsi nella ricerca degli astri  in un cielo non "abbagliato" dall'inquinamento luminoso.  
Fino ad esaurimento scorte, i partecipanti riceveranno un “ portacandela WWF ”, da utilizzare allo scoccare dell’Ora della Terra quale gesto simbolico ed in tante altre occasioni per ricordarci la necessità di diminuire i consumi energetici.

IN GIRO PER LA TOSCANA: presso le Oasi WWF di Orbetello, l’Oasi WWF di Burano, l’Oasi WWF Bosco di Rocconi e l’Oasi WWF Padule Orti Bottagone previste numerose attività per grandi e piccini tra le quali escursioni nel buio della notte, cene a lume di candela, proiezioni di documentari ecc.
Ad Arezzo, Livorno,   Siena i volontari del WWF organizzeranno dei punti informativi sull’evento WWF, inoltre previste, altre attività organizzate da strutture ricettive, ristoranti,bar, ecc.

Per tutte le città, i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte della più grande mobilitazione per il pianeta, le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra mentre il programma degli eventi regione per regione è in costante aggiornamento sul sito.

Per tutti i cittadini, le istituzioni, le organizzazioni, le imprese che vogliono far parte della più grande mobilitazione per il pianeta, lanciare la propria sfida, accettare una delle sfide promosse in tutto il mondo, basta andare su www.wwf.it/oradellaterra. Da seguire anche sui social sulla pagina  http://www.facebook.com/wwfitalia e su Twitter seguendo @wwfitalia e #oradellaterra.


I PARTNER
L’Ora della Terra 2013 si svolge con il Patrocinio di Roma Capitale, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero per il Beni e le Attività Culturali, del Ministero dello Sviluppo Economico e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. Il WWF sta coinvolgendo i Comuni di tutta Italia grazie alla collaborazione di Alpine Pearls, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Associazione Comuni Virtuosi e Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. E quest’anno anche AGESCI, l’associazione delle guide e scout cattolici italiani, e AIESEC, l’organizzazione di studenti universitari più grande al mondo che si occupa di mobilità internazionale giovanile, saranno al fianco del WWF per coinvolgere i giovani nelle sfide globali per il pianeta. 


Firenze 20 marzo WWF Toscana 055.477876 320.4450154


lunedì 18 marzo 2013

Sabato e domenica XXI giornata FAI di primavera

L'Associazione Fondo Ambiente Italiano (FAI), come ogni primavera, organizza la XXI Giornata FAI di Primavera che si terrà sabato e domenica 23 e 24 marzo. In questa occasione saranno aperte al pubblico oltre 700 luoghi in tutta Italia che in altri momenti dell'anno sarebbero inaccessibili: chiese, palazzi, aree archeologiche, ville, borghi, giardini, caserme, centrali idroelettriche e un osservatorio astronomico. L'ingresso ai siti sarà a contributo libero e l'incasso sarà devoluto all'Associazione che ogni anno si batte per rivalutare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico del Bel Paese.
Questa è un'occasione importante per poter contribuire al nostro patrimonio culturale e un modo per visitare e conoscere tutto quello che ha da offrire la nostra Italia.
Per scoprire le località e i siti interessati dall'evento visitate il sito www.giornatafai.it e per chi volesse contribuire con una donazione può inviare un sms al 45501.

Buone nuove per il tonno rosso

Il Tonno rosso (Thunnus thynnus) è una delle specie di pesci più affascinanti del Mar Mediterraneo: velocissimo come un'auto sportiva e un gran nuotatore sulle lunghe distanze (ogni anno attraversa l'Oceano Atlantico per tornare a riprodursi nel Mare Nostrum). Nonostante sia la specie simbolo del Mediterraneo è anche minacciato di estinzione per la pesca illegale e invasiva; tuttavia, delle importanti e positive notizie arrivano dall'ICCAT (Commissione Internazionale per la Conservazione dei tunnidi dell'Atlantico): dopo la diciottesima riunione della Commissione le 48 parti contraenti hanno deciso di seguire i consigli del comitato scientifico, cioè di non aumentare le quote di pesca, accordandosi sulle 13.500 tonnellate a partire dal 2013.
Secondo il WWF questa è una buona notizia, giunta per il buonsenso da parte dei politici di ascoltare il mondo scientifico; il WWF stesso in questa campagna ha vuotato "anima e corpo", prodigandosi in battaglie con il coinvolgimento di cittadini, enti privati e pubblici, scienziati e decisori.
Un altro segnale incoraggiante è giunto dal Parlamento europeo, che a fine novembre ha votato a favore di un'ambiziosa relazione per la Politica Comune della Pesca 2011-2018 (INI), che comprende varie raccomandazioni per far fronte ai problemi creati dalla pesca al di fuori delle acque territoriali. Secondo una relazione redatta dall'UE, gli impatti che le flotte europee stanno avendo nelle acque intorno al mondo sono sostanziali, contribuendo al collasso di circa l'85% degli stock ittici mondiali eccessivamente pescati.
Un altro plauso va al divieto alle deroghe di "finning", ovvero la barbara pratica del taglio delle pinne agli squali, almeno sui pescherecci europei.
Foto di http://www.foodie.it

Ora della Terra!!!


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ORA DELLA TERRA 2013: 23 MARZO

WWF: “SFIDA IL MONDO PER SALVARE IL PIANETA” 
Contro il cambiamento climatico fuori controllo celebrities, cittadini, istituzioni e imprese si sfidano a rendere il mondo sostenibile nella più grande mobilitazione globale per il pianeta
 • Iniziative e luci spente in tutta Italia. In TOSCANA, assieme a tante  adesioni, già  confermata la partecipazione di FIRENZE, che spegnerà anche Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Palazzo Sacrati Strozzi, Palazzo Medici Riccardi…. Città, cittadini, istituzioni, imprese possono aderire su www.wwf.it/oradellaterra  •
Può una sfida cambiare il mondo? Per il WWF sì, se coinvolge l’intera comunità globale in concrete azioni di sostenibilità e la posta in gioco è la salvezza della vita sul pianeta. In occasione dell’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico che torna il 23 marzo dopo aver coinvolto l’anno scorso oltre 2 miliardi di persone in 7000 città e 152 Paesi in un suggestivo giro del mondo a luci spente, il WWF lancia anche in Italia “I will if you will, Io farò se tu farai”: la piattaforma globale che vede celebrities – in Italia tagliano il nastroLillo&Greg – cittadini, ma anche istituzioni e imprese, sfidare il mondo a intraprendere azioni sostenibili e ridurre la propria impronta sul pianeta. Mentre alle città “amiche del clima” è dedicato lo speciale City Challenge, che vede Forlì e la Provincia di Siena tra le 17 finaliste internazionali in lizza per diventare capitale Earth Hour 2013 in virtù dei loro Piani per il clima e l’Energia: da oggi “televoto” aperto a tutti sul sito del WWF e via Instagram #peopleschoice, mentre la proclamazione ufficiale dei vincitori avverrà il 19 marzo a Malmö, in Svezia.
Nel frattempo iniziano ad arrivare le prima adesioni all’evento, che quest’anno sarà celebrato il 23 marzo con iniziative speciali e scenografici spegnimenti in centinaia di città italiane. In TOSCANA ad oggi hanno già aderito il Comune di FIRENZE, che spegnerà,  ad oggi (ma che si riserva altre sorprese), Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, la Regione Toscana che spegnerà, sempre a Firenze Palazzo Sacrati Strozzi e il Centro Direzionale (Novoli), la Provincia di Firenze Palazzo Medici Riccardi, Lucca, che manderà al buio le mura della città, e inoltre il palazzo comunale di Fiesole, il  Palazzo Comunale e la Chiesa di Piazza Sant’Agostino di Monticiano,  il Palazzo Comunale di Grosseto, la Piazza di Risorgimento a Quarrata , la Fattoria Arcivescovile, sede del Comune, e Castello Pasquini di Castiglioncello di Rosignano, a San Vincenzo prevista l’Illuminazione ridotta in Corso Italia, mentre lo spegnimento dell’illuminazione pubblica di Piazza Grandi e Piazza Unità d’Italia ed altre ancora……
Ad oggi, in Toscana, hanno concesso il loro patrocinio la Regione Toscana, la Provincia di Firenze e il Comune di Firenze.
Le adesioni sono aperte su www.wwf.it/oradellaterra per tutti i cittadini, le istituzioni e le imprese che vogliono far parte della più grande mobilitazione per il pianeta e promuovere l’evento, anche sui social! 
“Il cambiamento climatico incalza più rapidamente di quanto gli scienziati avessero previsto e le azioni dei Governi sono troppo lente per fermare un rischio che mette a repentaglio la Natura e la stessa civiltà umana – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia – Le città sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali e proprio per questo sono protagoniste indispensabili per realizzare il cambiamento. Earth Hour è un’occasione unica per dare voce e mobilitare l’intera comunità globale, perché tutti facciano la propria parte e per pretendere che i Governi assumano la crisi del clima come priorità assoluta, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo passare a un Mondo Nuovo decarbonizzato, basato su risparmio, efficienza e rinnovabili. Cittadini, città, imprese ne saranno parte attiva e la loro voce potrà spostare la politica mondiale.”
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- FORLI’ E PROV. SIENA FINALISTE AL CITY CHALLENGE INTERNAZIONALE: 
Da oggi “televoto” online della giuria popolare globale tra le 17 finaliste internazionali:
sul sito del WWF o inviando foto della propria città su Instagram 
CITY CHALLENGE: FORLI’ E PROV. SIENA IN FINALE, VIA AL “TELEVOTO” ONLINE! 
C’è anche la Provincia di Siena tra le 17 finaliste del City Challenge, il concorso internazionale lanciato dal WWF per premiare i migliori Piani e programmi per il Clima e l’Energia sviluppati dalle città per avviare azioni innovative sul fronte del cambiamento climatico. Il concorso è stato lanciato  in 6 Paesi in occasione dell’Ora della Terra 2012, e oggi è alle battute finali: da oggi tutti sono invitati a esprimere la propria preferenza attraverso il “PEOPLE’S CHOICE” sul sito del WWF o caricando le foto della città preferita su Instagram #peopleschoice. Mentre la proclamazione ufficiale dei vincitori, insieme alla menzione speciale della giuria popolare globale online, avverrà il 19 marzo a Malmö, in Svezia, a pochi giorni dall’Ora della Terra 2013.
Al concorso si sono candidate 66 città da 6 Paesi (Canada, India, Norvegia, Svezia, USA e Italia) inserendo i propri dati nella piattaforma internazionale dell’ICLEI (http://citiesclimateregistry.org/). E la giuria di esperti internazionali, tra cui Christiana Figueres, Segretario Esecutivo UNFCCC, Pietro Laureano, consulente Unesco, esponenti del WWF internazionale, di ICLEI e della società di consulenza Accenture, hanno scelto la Provincia di Siena e il Comune di Forlì come finaliste per l’Italia, che sono in gara insieme  a Colwood, Surrey, Vancouver (Canada), Cochin, Coimbatore, Delhi (India), Arendal, Oslo, Stavanger (Norvegia), Malmö, Stoccolma, Uppsala (Norvegia), Chicago, Cincinnati, San Francisco (Usa).
In particolare la Provincia di Siena è stata selezionata per il progetto “Siena Carbon Free 2015” che mira a renderla la prima provincia a emissioni zero sulla base di bilanci energetici certificati ed attraverso misure concrete come l’efficientamento di 90.000 caldaie, la concessione di finanziamenti per l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici distribuiti sul territorio più 4 impianti in discariche dismesse, oltre a un importante coinvolgimento dell’Università e degli attori economici e turistici, misurando in cinque anni la riduzione di oltre 200.000 tonnellate annue di CO2 prodotta. MentreForlì è stata scelta per il Piano clima impostato sugli obiettivi 20-20-20, accompagnato da azioni concrete come l’istallazione di impianti fotovoltaici, la raccolta “porta a porta” dei rifiuti, la promozione del riutilizzo per alcune categorie merceologiche, come i pannolini lavabili, misure di mobilità sostenibile come il bike sharing e numerose campagne informative partecipate. Il WWF sarà naturalmente all’opera per valutare se le azioni concrete effettivamente intraprese dagli enti selezionati saranno adeguate a perseguire gli ambiziosi obiettivi dichiarati.
LE PRIME VIDEO-SFIDE ITALIANE: DA LILLO&GREG AI CITTADINI…
Intanto iniziano le prime sfide. Per stimolare la transizione verso un futuro più sostenibile attraverso un espediente divertente e partecipato, il WWF ha ideato la piattaforma “I will if you will, Io farò se tu farai” che l’anno scorso ha lanciato circa 10.000 sfide di sostenibilità coinvolgendo più di 4,6 milioni di persone, tra cui celebrities come la top model Miranda Kerr e l’attrice Isabel Lucas, per stimolare cambiamenti nelle proprie abitudini quotidiane (come l’uso della bici o la riduzione di sprechi e consumi) ma anche ottenere importanti successi per l’ambiente, come la nuova legge sulla protezione dei mari in Russia. In Italia a tagliare il nastro delle sfide – che partono dai tre grandi ambiti dell’energia, della mobilità e dell’alimentazione sostenibili – sono i comici Lillo&Greg che hanno promesso di esibirsi in esilaranti performance teatrali se i fan accetteranno la loro sfida, mentre tra le prime arrivate dai cittadini ci sono i climbers che scaleranno le falesie di Sperlonga se 500 persone andranno al lavoro con i mezzi pubblici, i surfisti di Way4Sport che puliranno la spiaggia se 100 condivideranno l’auto per andare a fare surf, il garden designer che darà consulenze gratuite via Skype se 1000 persone coltiveranno un orto urbano, gli studenti AIESEC che organizzeranno un flash mob canoro se 100 persone andranno in bici al lavoro. Ma è solo l’inizio… per lanciare la propria sfida o accettare una delle sfide 2013 promosse in tutto il mondo basta andare suwww.wwf.it/oradellaterra.
I PARTNER 
Il WWF sta coinvolgendo i Comuni di tutta Italia grazie alla collaborazione di Alpine Pearls, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Associazione Comuni Virtuosi e Coordinamento Agende 21 Locali. E quest’anno anche AGESCI, l’associazione delle guide e scuote cattolici italiani, e AIESEC, l’organizzazione di studenti universitari più grande al mondo che si occupa di mobilità internazionale giovanile, saranno al fianco del WWF per coinvolgere i giovani nelle sfide globali per il pianeta.

sabato 16 marzo 2013

Aquila anatraia avvistata all'Oasi WWF Padule di Bolgheri

Sabato scorso (09/03) un appassionato di birdwatching, Giorgio Paesani, ci ha riportato una notizia incredibile, ovvero l'avvistamento di un rarissimo esemplare di Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga).
Durante il pomeriggio mentre si trovava ad osservare i segni della migrazione pre-riproduttiva insieme al Direttore dell'Oasi Paolo Politi, ecco che a soli 70 m appare questo rarissimo rapace; inizialmente rimane in vista per pochi secondi, in seguito dopo un periodo di breve latitanza (mezz'ora) rieccola apparire da lontano in avvicinamento, prima di appollaiarsi su un posatoio tranquillo:dalla testimonianza appare un immaturo, al terzo inverno.
Durante la visita Giorgio è stato spettatore di altre bellissime immagini legate all'avifauna: balestrucci, topini, folaghe, anatre marzaiole, pittime reali, combattenti e la cicogna nel suo nido.
Ecco che vi riportiamo qui sotto una foto dell'aquila insieme a 2 foto di un capriolo che passava di lì.
Aquila anatraia maggiore; foto di Giorgio Paesani

Capriolo; foto di Giorgio Paesani

Foto di Giorgio Paesani

Biancone day

Siamo nel periodo della migrazione pre-riproduttiva e in Liguria nel Parco Naturale del Beigua e con precisione sulle alture di Arenzano (GE), domani (17/03) si svolgerà la 13esima edizione del Biancone day; a questo evento parteciperanno oltre all'Ente Parco Ebn Italia e la LIPU di Genova.
Per tutti gli appassionati di birdwatching, ovviamente armati di binocolo, sarà possibile avvistare il Biancone (Circaetus gallicus) durante il periodo di migrazione; questo rapace è chiamato anche Aquila dei serpenti, proprio perché la sua alimentazione prevede solamente questi rettili.
Questi esemplari adulti arrivano dallo Stretto di Gibilterra e dalla Francia a centinaia e andranno a nidificare nell'Italia settentrionale e soprattutto nell'Italia centro-meridionale; i bianconi sono attesi oltreché ad Arenzano anche sulle Alpi Apuane, altro importantissimo sito di migrazione pre e post riproduttiva.
Nelle edizioni passate sono stati censiti circa 2000 esemplari nel marzo 2012 e 1500 nel settembre dello stesso anno: risultati importanti che fanno ben sperare per il futuro di questa specie.
La giornata andrà avanti con la visita al Centro Ornitologico e di educazione ambientale, in località Vaccà sempre sulle colline di Arenzano: qui i partecipanti potranno ricevere tutte le informazioni su questo rapace e sull'avifauna del Parco Naturale del Beigua.
Per informazioni vi consiglio di andare sul sito del Parco www.parcobeigua.it e sul sito della LIPU di Genova www.lipugenova.org.
Foto di http://www.claudiobergero.it

mercoledì 13 marzo 2013

Rubrica ecoturistica: Oasi WWF Laguna di Orbetello

L'Oasi WWF Laguna di Orbetello è un area protetta di circa 800 ettari di territorio che si trova nel comune di Orbetello (Gr); l'Oasi si trova all'interno di un Sito di importanza comunitaria e una Zona a Protezione Speciale.
Quella di Orbetello è la laguna più grande del litorale tirrenico ed è un punto importantissimo per la migrazione dell'avifauna acquatica e limicola, qui è possibile fare avvistamenti incredibili di numerose specie: fenicotteri, aironi cenerini, aironi bianchi maggiori, garzette, spatole, alzavole, fischioni, canapiglie, germani reali, avocette, pettegole, pittime, chiurli, ibis eremita, fratini, corrieri grossi e piccoli, piro piro, rapaci come il falco di palude e tantissimi altri. Con un percorso di 10 capanni che si affacciano su 10 punti diversi della laguna è possibile, con il binocolo, fare avvistamenti interessanti.
All'inizio del percorso è possibile visitare un piccolo orto botanico che rappresenta tutti i tipi di fitocenosi che possiamo trovare sul litorale tirrenico: flora di arenile, flora igrofila, flora legata alla macchia mediterranea con sclerofille sempreverdi ecc. In questo modo il visitatore ha una visione completa di quello che è l'ecosistema mediterraneo, dalla vegetazione e dalla flora che vi si trova, fino alla fauna in questo caso legata principalmente all'avifauna di palude, anche se durante il percorso è possibile, per chi è fortunato fare avvistamenti di caprioli, cinghiali, volpi, conigli selvatici e istrici.
Un progetto importante che va considerato è quello legato alla Cicogna (Ciconia ciconia), l'Oasi WWF Laguna di Orbetello ha costruito un recinto per la reintroduzione di questo importante volatile, dove al suo interno c'è una voliera con alcuni esemplari; questa struttura è utilizzata per far ambientare nel territorio l'animale prima della liberazione in natura. Già sono state liberate alcune cicogne in giugno 2012 con ottimi risultati, quindi un progetto importante e fondamentale per questa specie che nel nostro territorio ha spesso avuto problemi di popolazione.
L'Oasi è visitabile liberamente il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 13.30 con chiusura alle 15.30, accedendo all'area direttamente dalla SS Aurelia al km 147.
Ibis eremita; foto di Elisa La Corte

Foto di Elisa La Corte

Foto di Elisa La Corte

Area dell'orto botanico legato alla flora di arenile; foto di Elisa La Corte

Fenicottero; foto di Elisa La Corte

Gabbiano comune; foto di Elisa La Corte

Fenicottero; foto di Elisa La Corte

Airone cenerino; Foto di Elisa La Corte

Gabbiano comune; foto di Elisa La Corte

Foto di Elisa La Corte

Foto di Elisa La Corte

Foto di Elisa La Corte

Un'Avocetta e alcune Pettegole; foto di Elisa La Corte

Avocetta e alcune Pettegole; foto di Elisa La Corte

Avocetta; foto di Elisa La Corte

Avocetta; foto di Elisa La Corte

Avocetta e alcune Pettegole; foto di Elisa La Corte

Pettegola; foto di Elisa La Corte

Pettegole; foto di Elisa La Corte

martedì 12 marzo 2013

Costa Concordia, non è ancora finita!!!

Secondo varie notizie divulgate da varie associazioni ambientaliste come Greenpeace o il WWF il Governo starebbe per emanare un decreto per portare il gigantesco relitto della Costa Concordia al porto di Piombino.
Va detto che intorno al porto di Piombino da anni è in discussione un progetto di adeguamento del porto stesso, con un aumento della profondità dei fondali fino a 15 m; questo progetto è stato bocciato più volte in quanto i fondali limitrofi hanno una quota più alta di profondità e inoltre l'escavo di un canale di accesso avrebbe comportato un grosso pericolo, poiché la zona è piena di metalli pesanti che in seguito ad uno scavo si sarebbero dispersi nell'ambiente generando ingenti danni.
La scelta di Piombino sta nell'idea di mantenere in Toscana i vantaggi economici della cosa: ditte che prendono i lavori di smantellamento e quindi posti di lavoro in più. Purtroppo sono tanti anche gli svantaggi, soprattutto per l'ambiente e per il turismo che sono fondamentali per il territorio e per il litorale tirrenico toscano. Lo smantellamento rischia di immettere in mare i fanghi escavati e le sostanze del drenaggio, con grosse conseguenze per l'ecosistema marino (siamo all'interno del Santuario dei Cetacei), per l'Arcipelago Toscano, per la pesca e per il turismo balneare. Detto questo è importante che il bando venga rivolto solo alle realtà italiane per garantire al nostro Paese l'investimento del lavoro che c'è da fare, ma allo stesso tempo è necessario tenere portare fuori dal Bacino del Mediterraneo tutte le scorie dello smantellamento in modo da non provocare danni al Mare Nostrum e a tutto quello che ne consegue, anche perché sta nell'interesse di tutti.
Foto di http://www.giornalettismo.com/

sabato 9 marzo 2013

Emergenza tigre

Secondo uno studio portato a termine da TRAFFIC (il network che monitora il commercio illegale di natura selvatica) negli ultimi 13 anni sono state recuperate parti del corpo di tigri (denti, pelli, ossa, crani, artigli) che sembra appartenessero a circa 1400 esemplari.
L'analisi è stata fatta nel periodo che va dal 2000 al 2012 in 12 paesi chiave per questo grande felide ad esclusione della Cambogia; il lavoro è stato poi portato davanti alla CITES ( Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di flora e fauna selvaticca) radunatasi a Bangkok in Thailandia.
Analizzando i dati che emergono, circa 654 sequestri di parte di tigre che vanno da ossa, artigli, denti, teschi ecc, con almeno 110 tigri uccise all'anno, ovvero poco più di 2 a settimana. Il dato "positivo", se così si può chiamare, è che l'89% dei sequestri è avvenuto al di fuori delle aree protette, sottolineando l'importanza di questi luoghi e del lavoro svolto per la conservazione di questo felide e per limitare l'ingresso dei bracconieri nelle aree protette.
Un altro dato significativo sta nel quantitativo di esemplari vivi catturati nei 3 anni precedenti all'ultima riunione mondiale della CITES tenutasi nel 2010: 61 tigri vive sequestrate, quindi circa il 50% del numero complessivo (123). La Thailandia è stato il luogo più importante con l'interdizione del commercio di 30 tigri, appena dietro si colloca Laos 11, Indonesia 9 e Vietnam 4. Tuttavia in questi paesi c'è una bassa stima di popolazione di tigre, pertanto si ritiene che questi esemplari siano stati presi da allevamenti illegali o zoo senza scrupoli; questo fenomeno, purtroppo, lo ritroviamo anche in Italia dove sono state sequestrate numerose tigri tenute in cattività in condizioni pessime e molte delle quali sono ancora senza una casa dove stare, ovvero nelle mani di proprietari illegittimi e criminali.
Di 13 paesi significativi per questo grande felide asiatico solamente l'India ha fornito dati precisi riguardo ai "punti caldi" in cui il commercio illegale è in corso: Dehi, altri luoghi prossimi ad aree protette come Uttar Pradesh, India centrale, West Bengal e il passaggio a sud dell'India dei Gathi occidentali.
La collaborazione dell'India è stata molto importante perché ha permesso di identificare i punti chiave del commercio e di effettuare un analisi spaziale di esso.
Per far fronte a questo problema è importante l'impegno di tutte le forze in gioco ovvero le Associazioni ambientaliste (che fanno già tanto), i governi, le istituzioni, gli enti pubblici e privati e infine la popolazione che acquista i prodotti, che deve accertarsi della provenienza di essi rinunciando all'acquisto qualora sia incerta.
Foto di http://images4.wikia.nocookie.net


mercoledì 6 marzo 2013

Quanto guadagna ogni anno il commercio illegale di animali, piante o parti di essi?

Il traffico illegale di natura fattura ogni anno circa 19 miliardi di dollari, ovvero il quarto commercio illegale al mondo dopo quello di droghe, prodotti contraffatti e persone. Questo tipo di business viene fatto sulla pelle di animali in via di estinzione (tigri, rinoceronti, elefanti ecc) e piante, ma purtroppo non è finita qui, infatti contribuisce a rafforzare ulteriormente le reti criminali, a minare la sicurezza nazionale, a destabilizzare governi ed economie già di per sé deboli.
In genere sono le comunità più povere ad essere colpite da questo tipo di criminalità: mentre le gang malavitose ne beneficiano, molti ranger perdono la vita e le famiglie che dipendono dalle risorse naturali del proprio territorio perdono gli unici mezzi di sostentamento per sopravvivere.
I profitti del commercio illegale di natura vengono usati dai criminali per sovvenzionare altre attività, come per esempio i conflitti civili e organizzare attività terroristiche.
Le ragioni che non permettono di arginare questo fenomeno sono molteplici: assenza di leggi credibili, mancanza di un'applicazione severa delle pene, ma soprattutto il fatto che molti governi considerano questo tipo di criminalità un problema ambientale e non lo trattano come un tema di giustizia o come un crimine transnazionale. Questo, purtroppo, è un problema internazionale e pertanto necessita di risposte a livello mondiale; da anni molte organizzazioni ambientalistiche, prima fra tutte il WWF, si battono contro questi crimini, ma non basta, infatti deve esserci l'impegno di tutti, enti privati, pubblici e soprattutto dell'unione di tutti i governi che subiscono questo fenomeno.
Foto di http://www.greenreport.it