tag:blogger.com,1999:blog-54536677595478888502024-03-12T16:29:05.646-07:00Pianeta TerraScopri le ultime notizie, le curiosità riguardanti il nostro Pianeta.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.comBlogger182125tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-5317514964199271302014-03-23T07:53:00.002-07:002014-03-23T07:53:31.963-07:00Il clima che cambiaIl continuo cambiamento climatico e l'innalzamento delle temperature stanno mettendo a serio rischio molti habitat naturali che dipendono fortemente dal clima e dalle precipitazioni come le montagne. In questi ecosistemi vivono un sacco di specie animali e vegetali sensibilissimi al minimo cambiamento ambientale: Pernice bianca, Arvicola delle nevi, Ululone dal ventre giallo, Stella alpina e Abete bianco sono solo alcune di queste specie.<br />
Le pernici e le arvicole sono giunte alle nostre latitudini durante l'ultima glaciazione seguendo l'avanzamento dei ghiacciai, in seguito con lo scioglimento dei ghiacci queste 2 specie hanno trovato rifugio in alta montagna, in un habitat che gli consente di vivere a determinate condizioni. Il cambiamento minimo di queste condizioni può minare seriamente alla loro sopravvivenza, tant'è che sia le pernici sia le arvicole sono in pericolo.<br />
Lo stesso per quanto riguarda l'Abete bianco che nelle foreste fresche dell'Appennino e delle Alpi trova le ultime roccaforti dove sopravvivere e con esso tutte quelle specie che dipendono dai suoi boschi, come per esempio il Picchio nero.<br />
Anche l'innalzamento delle acque marine dipende fortemente dall'aumento delle temperature e questo minaccia molti habitat retrodunali come lagune e paludi salmastre che a causa dell'arretramento della linea di costa rischiano di scomparire.<br />
I processi evolutivi nella storia della Terra hanno portato a 5 estinzioni di massa per cause naturali producendo risultati dal punto di vista evolutivo, portando la fauna e la flora terrestre attuale; ma, mentre gli animali e le piante sono sempre riusciti a superare momenti critici grazie all'evoluzione e all'adattamento, noi con il nostro stile di vita, adagiato dalle tecnologie e dai vizi, riusciremo ad evolverci?<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-67856722943836870912014-03-06T07:50:00.006-08:002014-03-06T07:50:40.416-08:00Le zone umideFra gli ecosistemi naturali più preziosi per biodiversità e paesaggio sicuramente le zone umide sono al primo posto: comprendono habitat davvero unici come boschi igrofili, laghi retro-dunali, paludi, lagune e torbiere per citare quelli che saltano prima all'occhio, ma non scordiamoci degli habitat umidi più piccoli come lavatoi e piccole pozze d'acqua.<br />
La biodiversità di questi luoghi è davvero incredibile sia per quanto riguarda la flora, sia per quanto riguarda la fauna; i boschi igrofili di <b>Frassino ossifillo</b>, <b>Ontano nero</b>, <b>Farnia</b> e alcune specie di<b> Pioppo</b> (per citarne alcuni) danno all'occhio umano un paesaggio suggestivo e quasi fiabesco in quanto ciò che si para davanti a noi è un bosco allagato; le paludi con i classici canneti fatti da <b>Cannuccia di palude</b>, <b>Fragmite</b> e <b>Falasco</b> offrono riparo a numerose specie di uccelli che usano questi habitat per nidificare e per nascondersi; ma anche pozze d'acqua, piccoli stagni e lavatoi sono importanti, la vegetazione che si forma è molto utile per molte categorie di animali che la usano per deporre le uova come gli anfibi che le attaccano a piante subacquee o in posti riparati dalla vegetazione acquatica. Inoltre, le zone umide sono considerate gli "autogrill" per eccellenza degli uccelli migratori che percorrono rotte davvero lunghe e faticose, alcuni arrivano dal Nord Europa, altri dall'Africa e hanno bisogno di habitat ideali dove fermarsi, recuperare le forze, sfruttarne le risorse e perché no, magari trovare un luogo adatto alla nidificazione o allo svernamento.<br />
Ma quali specie animali e vegetali si possono trovare nelle zone umide? Rimanendo in tema, l'avifauna è la parte più rilevante a livello mediatico, in quanto anche le principali misure di conservazione sono in ottica di salvaguardia degli uccelli migratori. Fra le categorie più importanti di volatidi sono da citare ovviamente gli <b>Anatidi</b> come il <b>Germano reale</b>, il <b>Moriglione</b>, il <b>Mestolone</b>, l'<b>Alzavola</b>, il <b>Codone</b>, la <b>Canapiglia</b> e tanti altri; poi gli <b>Ardeidi</b> con i più conosciuti <b>Airone cenerino</b>, <b>Garzetta</b>, <b>Airone bianco maggiore</b> e i più rari <b>Tarabuso</b> e <b>Airone rosso</b>; i trampolieri e i limicoli come il bellissimo <b>Cavaliere d'Italia</b>, il <b>Chiurlo</b>, la <b>Pettegola</b>, il <b>Fratino</b>, il <b>Corriere grosso</b> ecc; fra i predatori ricordiamo il <b>Falco di palude</b>, la <b>Poiana</b>, la rarissima <b>Aquila anatraia maggiore</b> e dove è presente il <b>Falco pescatore</b>. In un habitat umido, però, ci sono tutta un'altra serie di specie animali che troviamo come gli anfibi, ottimi bio-indicatori in quanto molto delicati e esigenti in termini di bontà di habitat. Qualche esempio: la <b>Raganella</b>, il <b>Rospo comune</b>, il <b>Rospo smeraldino</b>, il <b>Tritone alpestre</b>, la <b>Salamandra pezzata</b>, la <b>Salamandra nera</b>, la <b>Salamandrina perspicillata</b>, il <b>Geotritone italico</b> e tantissimi altri.<br />
La vegetazione e la flora sono, invece, la parte più importante: se non ci fossero non si potrebbero mantenere le zone umide. Citiamo qualche esempio di specie che si possono trovare in un habitat umido: la <b>Menta acquatica</b>, la bellissima <b>Ninfea</b>, alcune piante carnivore come il genere <b>Pinguicola</b> e <b>Drosera</b>, il <b>Ranunculus repens</b>, l'<b>Ibisco di palude</b> senza contare le specie arboree e le specie di canneto che abbiamo citato sopra.<br />
Da qui si evince che le zone umide sono scrigni di biodiversità da conservare perché grazie ad esse numerose specie animali e vegetali trovano rifugio e possono sopravvivere, pertanto è importante la Convenzione di Ramsar (il nome deriva dalla cittadina Iraniana dove fu tenuta nel 1971) che è il principale trattato che regola la conservazione delle zone umide, insieme alla Direttiva Habitat e la Direttiva Uccelli; l'Italia annovera ben 52 siti Ramsar co un totale di 60.223 ettari.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-45266181123879496142014-02-23T09:05:00.001-08:002014-02-23T09:05:37.130-08:00La conservazione degli habitat dunali con l'impegno di tutti-La Giornata del Fratino WWFDomenica scorsa (16-02) c'è stata come tutti gli anni la Giornata del Fratino, alla 6^ edizione (Memorial Raimondo Stiassi); il tutto è avvenuto a Marina di Bibbona (LI) con la pulizia dell'arenile del Gineprino per 2km di spiaggia fino a Bolgheri.<br />
L'evento organizzato dal WWF ha richiamato l'attenzione di numerosissime persone e volontari, famiglie con bambini e molte associazioni della zona fra cui OTP (Operazione Territorio Pulito di Cecina), il Corpo Forestale dello Stato, il Gruppo Botanico del Museo di Scienze Naturali di Livorno, alcuni volontari del Museo di Scienze Naturali di Rosignano Solvay, noi di Wip Radio e moltissime altre.<br />
Rispetto all'anno scorso la partecipazione è stata molto numerosa con la soddisfazione del WWF Toscana impersonato dal Presidente stesso Marcello Demi.<br />
Gli arenili sono degli ecosistemi molto delicati e a rischio nel nostro Paese in quanto sono vittima di molti abusi e mancanze di rispetto; ogni anno il turismo non sostenibile invade le spiagge e gli habitat dunali di tutta Italia distruggendone la flora e le caratteristiche, lasciando rifiuti in giro e non solo; inoltre, da sottolineare l'abuso delle strutture balneari che ogni anno sottraggono al nostro Bel Paese ettari di spiaggia per creare nuovi stabilimenti o aggiungere altri ombrelloni per un buisness che sta sempre di più distruggendo questi habitat.<br />
Dobbiamo pensare che gli habitat dunali sono degli scrigni di biodiversità perché ospitano tutte quelle specie floristiche che amano la sabbia (psammofile, psammos in greco vuol dire sabbia), pertanto troviamo un sacco di piantine che fanno di questi luoghi la propria casa come per esempio la <b>Santolina delle spiagge</b>, il <b>Giglio di mare</b>, il <b>Fiordaliso di mare</b>, l'<b>Ammophila arenaria</b> e così via; per non contare che offrono rifugio ad una grande quantità di fauna soprattutto uccelli come i limicoli che ogni anno arrivano dall'Africa e sfruttano l'ambiente dunale per nidificare come per esempio il <b>Fratino </b>che nidifica proprio sulla spiaggia, a volte sotto un piccolo cespuglio ma a volte anche in mezzo alle dune senza protezione vegetale e come lui altre specie come il <b>Corriere grosso</b>, il <b>Corriere Piccolo</b>, il <b>Voltapietre</b>, il <b>Piro piro</b> e tanti altri.<br />
Questi ambienti sono protetti da una direttiva europea chiamata Direttiva Habitat del 1991 che include negli allegati sia il tipo di habitat sia le specie che vi abitano, considerandole degne di protezione: basta, infatti, la presenza di almeno una specie di quelle presenti in un habitat dunale per segnare il sito come Sic (Sito di importanza comunitaria) ed eventualmente in seguito trasformato in ZPS (Zona di Protezione Speciale) che entra a far parte della rete Natura 2000 europea.<br />
Eventi come quello della Giornata del Fratino aiutano a sensibilizzare le persone su questi argomenti e a far sentire responsabili tutti del futuro della nostra natura, perché anche noi, nel nostro piccolo, raccogliendo una cartaccia o un pezzo di plastica possiamo fare qualcosa.<br />
Comunque rispetto all'anno scorso sono stati raccolti molti meno rifiuti, circa 14 quintali fra cui da registrare alcune boe, degli pneumatici, un frigorifero e altre schifezze lasciate sulla spiaggia.<br />
Per chi volesse rivivere la Giornata del Fratino può ascoltare il podcast in alto sul blog o cercare la trasmissione su <a href="http://www.wipradio.it/">www.wipradio.it</a>: durante la puntata sono state numerose le interviste fra cui un membro dell'OTP, il Presidente del WWF Toscana Marcello Demi e l'ex Direttore dell'Oasi WWF Padule di Bolgheri Paolo Politi, in più anche un contributo speciale sugli ambienti dunali a cura del Dottor Ugo Macchia, esperto di questi ecosistemi.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-88004412718077460262014-02-09T10:38:00.000-08:002014-02-09T10:38:04.664-08:00VI memorial Raimondo Stiassi, la giornata del Fratino.<div class="single-thumb" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin: 0px; padding: 5px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
<a class="lightbox preview-icon cboxElement" href="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/fratino-banner.jpg" style="background-color: #111111; background-image: url(http://www.wipradio.it/wp-content/themes/Backstreet/images/preview.png); background-position: 50% 50%; background-repeat: no-repeat no-repeat; border: 0px; color: #444444; display: block; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: 0; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="Giornata del Fratino all’Oasi WWF di Bolgheri!" class="fadeover" height="270" src="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/fratino-banner-620x270.jpg" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; opacity: 1; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="620" /></a></div>
<div align="center" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: #339966; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: 24px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">DOMENICA 16 febbraio 2014</span></div>
<div align="center" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Come lo scorso anno, WiP Radio è molto felice di poter partecipare alla Giornata dedicata al Fratino, una specie protetta di uccello trampoliere che vive e nidifica vicino al mare e subisce le forti pressioni dovute, soprattutto, all’urbanizzazione e al turismo. Il WWF ci offre così l’occasione di partecipare attivamente alla salvaguardia del Fratino, che costituisce quindi l’emblema dello stato di salute delle nostre spiagge. Noi ci siamo, e tu? </span></div>
<div class="tiled-gallery type-circle" data-carousel-extra="{"blog_id":1,"permalink":"http:\/\/www.wipradio.it\/2014\/02\/08\/giornata-del-fratino-alloasi-wwf-di-bolgheri\/","likes_blog_id":54465180}" data-original-width="500" style="background-color: white; border: 0px; clear: both; color: #444444; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin: 0px 0px 20px; overflow: hidden; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="tiled-gallery-item" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: inherit;">
<a border="0" href="http://www.wipradio.it/?attachment_id=1417" style="background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border: none; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline; width: auto;"><img data-attachment-id="1417" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":""}" data-image-title="Fratino" data-large-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino_scheda_specie_grande.jpg" data-medium-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino_scheda_specie_grande-300x172.jpg" data-orig-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino_scheda_specie_grande.jpg" data-orig-size="460,265" data-recalc-dims="1" src="http://i0.wp.com/www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino_scheda_specie_grande.jpg?resize=162%2C162" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-left-radius: 50% !important; border-bottom-right-radius: 50% !important; border-top-left-radius: 50% !important; border-top-right-radius: 50% !important; border: none; box-shadow: none; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 162px; line-height: inherit; margin: 2px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: middle; width: 162px;" title="Fratino" /></a></div>
<div class="tiled-gallery-item" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: inherit;">
<a border="0" href="http://www.wipradio.it/?attachment_id=1416" style="background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border: none; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline; width: auto;"><img data-attachment-id="1416" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":""}" data-image-title="Fratino" data-large-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino2_scheda_specie_grande.jpg" data-medium-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino2_scheda_specie_grande-300x172.jpg" data-orig-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino2_scheda_specie_grande.jpg" data-orig-size="460,265" data-recalc-dims="1" src="http://i2.wp.com/www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino2_scheda_specie_grande.jpg?resize=162%2C162" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-left-radius: 50% !important; border-bottom-right-radius: 50% !important; border-top-left-radius: 50% !important; border-top-right-radius: 50% !important; border: none; box-shadow: none; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 162px; line-height: inherit; margin: 2px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: middle; width: 162px;" title="Fratino" /></a></div>
<div class="tiled-gallery-item" style="border: 0px; float: left; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; vertical-align: baseline; width: inherit;">
<a border="0" href="http://www.wipradio.it/?attachment_id=1415" style="background-color: transparent; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border: none; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline; width: auto;"><img data-attachment-id="1415" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":""}" data-image-title="Fratino" data-large-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino4_scheda_specie_grande.jpg" data-medium-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino4_scheda_specie_grande-300x172.jpg" data-orig-file="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino4_scheda_specie_grande.jpg" data-orig-size="460,265" data-recalc-dims="1" src="http://i2.wp.com/www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/Fratino4_scheda_specie_grande.jpg?resize=162%2C162" style="background-image: none; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; border-bottom-left-radius: 50% !important; border-bottom-right-radius: 50% !important; border-top-left-radius: 50% !important; border-top-right-radius: 50% !important; border: none; box-shadow: none; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; height: 162px; line-height: inherit; margin: 2px; max-width: 100%; padding: 0px; vertical-align: middle; width: 162px;" title="Fratino" /></a></div>
</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il <strong style="line-height: inherit;">WWF Sezione Regionale Toscana</strong>, il <strong style="line-height: inherit;">Comitato WWF Val di Cornia</strong> e la <strong style="line-height: inherit;">Tenuta San Guido</strong>, in collaborazione l’<em style="line-height: inherit;">A.S.Bi. (Azienda Speciale Bibbona)</em>, <em style="line-height: inherit;">ASIU</em>, i <em style="line-height: inherit;">cittadini OTP di Cecina e Vada,</em> la partecipazione di <span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="line-height: inherit;">WIP Radio</strong></span>, il patrocinio del <em style="line-height: inherit;">Comune di Bibbona</em> e del <em style="line-height: inherit;">Comune di Castagneto Carducci</em> e l’apprezzamento del <em style="line-height: inherit;">CFS-UTB di Cecina</em>,</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">invitano a partecipare alla <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“<span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: 18px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Giornata del fratino – 6°</span></span></span></span><span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: 16px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: 18px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> Memorial Raimondo Stiassi</span>”!</span></span></div>
<div align="center" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’iniziativa è aperta ai soci ed ai simpatizzanti WWF, alle associazioni di volontariato, a tutti i cittadini che intendono dare il loro contributo concreto alla tutela dell’ambiente, nell’arco di</span> <span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="line-height: inherit;">una giornata de</strong></span></span><span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="line-height: inherit;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.5em; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di</span></strong></span></span><span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.5em; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #339966; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="line-height: inherit;">cata alla pulizia degli arenili naturali</strong></span> d</span>ell’Oasi WWF Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri, dell’Oasi Dunale del Gineprino, istituita dal Comune di Bibbona ed intitolata alla memoria di Raimondo Stiassi, e dell’Oasi Dunale Camilla, istituita dal Comune di Castagneto Carducci.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: 20px; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">PROGRAMMA</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">h. 8:30</span> - ritrovo presso il parcheggio del <em style="line-height: inherit;">Gineprino</em> a <strong style="line-height: inherit;">Marina di Bibbona</strong> (al termine di <em style="line-height: inherit;">Via dei Platani</em>); (i ritardatari potranno raggiungere il punto informativo della iniziativa ubicato al termine del sentiero pedonale che conduce alla spiaggia del <em style="line-height: inherit;">Gineprino</em>).</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">h. 9:00 – 13:00</span> Pulizia spiaggia dal <em style="line-height: inherit;">Gineprino</em> fino al <em style="line-height: inherit;">Renaione</em> (confine sud dell’Oasi WWF Padule di Bolgheri). I guanti ed i sacchi saranno forniti da ASIU.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">h. 13:30 – 14:30</span> Pranzo al sacco autonomo. Uno spuntino <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">campagnolo/vegetariano</span> sarà offerto da<em style="line-height: inherit;">ASBI</em>, con vini offerti della <em style="line-height: inherit;">Tenuta San Guido</em>, al punto di ritrovo sulla spiaggia del <em style="line-height: inherit;">Gineprino</em>.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">N.B. nell’ottica di una produzione “zero rifiuti” (NO WASTE), si invitano i partecipanti a portare con sé bicchiere, tovagliolo, stoviglie e piatto (non usa e getta).</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">h. 14:30 – 15:00</span> – Trasferimento all’Oasi WWF Padule di Bolgheri</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">h. 15:00 – 17:00</span> – Visita guidata gratuita all’Oasi (solo per i volontari che hanno partecipato alla iniziativa) a cura della Tenuta San Guido.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: red; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: small; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Non possono essere portati cani o altri animali.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: #339966; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-size: small; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sarà una giornata all’insegna del volontariato, dello stare insieme e del “prendersi cura” di un luogo speciale.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; color: black; font-family: 'trebuchet ms', geneva; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Per motivi organizzativi si richiede la conferma della propria partecipazione entro venerdì 14 febbraio, all’indirizzo e.mail <span style="border: 0px; color: #3366ff; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="mailto:alcedopaolo@teletu.it" style="border: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #3366ff; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">alcedopaolo@teletu.it</span></a></span> cell. 334-7584832 (Paolo Maria Politi – Tenuta San Guido)</span><a href="http://www.wipradio.it/?p=1412&preview=true" style="border: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: 1.5em; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><br style="line-height: inherit;" /></a></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS'; font-size: 14px; line-height: 23.799999237060547px; margin-bottom: 5px; padding: 5px 0px; text-align: center; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/GiornataFratino2014.jpg" style="border: 0px; color: #444444; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="GiornataFratino2014" class="aligncenter wp-image-1414" height="842" src="http://www.wipradio.it/wp-content/uploads/2014/02/GiornataFratino2014.jpg" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="594" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-68613844281932802972014-02-08T03:28:00.003-08:002014-02-08T03:28:31.196-08:00Adesso anche il veleno!!Sono 35.000 gli Elefanti africani rimasti in tutto il mondo, un numero che sembra grande, ma se rapportato alle dimensioni di un uomo possiamo vedere che riempie al massimo uno dei nostri stadi di calcio.<br />
Ogni anno muoiono tantissimi Elefanti per i soliti motivi: avorio, avorio e avorio.... I governi africani hanno messo in atto, con l'ausilio delle associazioni ambientaliste mondiali, dei veri e propri eserciti di persone addestrate a contrastare il bracconaggio.<br />
Ma tutto questo non basta, i bracconieri sono sempre un metro avanti con nuove armi e nuove strategie per soddisfare le richieste di ricchi signori asiatici che pensano ai loro capricci economici per sovvenzionare guerre, rivolte e azioni criminali.<br />
L'ultima trovata dei bracconieri è il veleno: un arma silenziosa e sempre efficace; vengono avvelenate le pozze d'acqua e cibo (lasciato lungo i sentieri degli Elefanti), in questo modo soprattutto vicino all'acqua sono state trovate ingenti stragi, ma non solo di Elefanti: Zebre, Antilopi, Gnu, Giraffe, Rinoceronti, Leoni, Leopardi, Ghepardi, Avvoltoi ecc. muoiono fra atroci sofferenze.<br />
I governi africani hanno partorito una nuova strategia di difesa, cioè un microcip che viene inserito nei corni, per adesso solo dei rinoceronti; questo dispositivo dovrebbe suonare negli aeroporti durante il controllo dei bagagli, speriamo che funzioni. In ogni caso, per ogni stratagemma si possa trovare finché non cesserà la domanda di avorio da parte dei magnati asiatici il problema persisterà sempre.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjin1kp_EipIlN0hL5Z8BB0Nq9NmOZEgSz-LVTjcbCu5hnKtpogzA7Mm4oZWqOkrwfXvetSYSaOTDW-JDaJXUncUs1GIU_UsF0BGS5mQyNfdmaEjegm_200iphChNuF7kEQHEvafWMNrDo/s1600/elefante.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjin1kp_EipIlN0hL5Z8BB0Nq9NmOZEgSz-LVTjcbCu5hnKtpogzA7Mm4oZWqOkrwfXvetSYSaOTDW-JDaJXUncUs1GIU_UsF0BGS5mQyNfdmaEjegm_200iphChNuF7kEQHEvafWMNrDo/s1600/elefante.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://2.bp.blogspot.com/">http://2.bp.blogspot.com/</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-64210379088417352712014-01-26T05:17:00.003-08:002014-01-26T05:17:53.702-08:00Premio EBN italia all'Oasi WWF del Lago di Campolattaro.L'Oasi WWF del Lago di Campolattaro (Benevento) vince l'edizione 2013 del premio EBN Italia come Oasi più bella per il birdwatching. Sito di importanza comunitaria (Sic) e Zona a Protezione Speciale (ZPS) succede nell'albo d'oro all'Oasi WWF Lago di Conza del 2012 (Campania), all'Oasi WWF Orti-Bottagone nel 2011 (Toscana) e all'Oasi WWF Le Cesine nel 2010 (Puglia).<br />
Questa Oasi tutela un territorio molto diversificato per qualità ambientale, infatti è presente una piana alluvionale naturale sulla quale è stato creato uno sbarramento sul fiume Tammaro; qui è presente un bosco igrofilo che ospita una garzaia con moltissime specie: Nitticora, Garzetta, e Cormorano, in particolare quest'ultimo annovera una delle popolazione più numerose della Campania. Inoltre c'è un Centro Visite con dei laboratori per l'educazione ambientale dei bambini e un percorso natura con due capanni per l'osservazione. L'area è ottima per quanto riguarda la migrazione di alcune specie molto rare in Italia come la Gru, il Falco cuculo e l'Albanella minore.<br />
Congratulazioni all'Oasi WWF e alla Campania!!!<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJLY-TgB_5DP-nxxFU_DXvnsBpyoXg4Brso9d-o7er_fpv8YQfmBGnS05kIv2juyp0QFjnG_60yY5n1M_jPtRFvbvYYA0TN6k8dJhUTcSlqN0vvK8_ZUet1P3MKwQXIjfzQBOqjiiTAE4/s1600/riflessi_nell_acqua_campolattaro__foto_v_mancini__3140.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJLY-TgB_5DP-nxxFU_DXvnsBpyoXg4Brso9d-o7er_fpv8YQfmBGnS05kIv2juyp0QFjnG_60yY5n1M_jPtRFvbvYYA0TN6k8dJhUTcSlqN0vvK8_ZUet1P3MKwQXIjfzQBOqjiiTAE4/s1600/riflessi_nell_acqua_campolattaro__foto_v_mancini__3140.jpg" height="240" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://awsassets.wwfit.panda.org/">http://awsassets.wwfit.panda.org</a>/</td></tr>
</tbody></table>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-4753183655409127042014-01-14T05:32:00.001-08:002014-01-14T05:32:28.533-08:00La riforma da fermare!!!Nel 1991 avvenne una delle più grandi vittorie ambientaliste del secolo, ovvero l'esecuzione della legge quadro 394 sulle Aree Protette e i Parco Nazionali. Questo avvenimento segnò una delle pagine più importanti della conservazione italiana. Oggi, nel 2014, l'idea è di riformarla, ma come? Certo, siamo in Italia quindi perché non un qualcosa che renda i Parchi Nazionali fonte di lucro per alcuni settori industriali o per lobby politiche? Ebbene, dalle ultime proposte sembra che nella Giunta del Parco si voglia concentrare il potere nelle mani dell'agricoltura, per far sì che i territori protetti fungano da nuove terre da coltivare in modo estremo. Da sempre conservazione e agricoltura convivono in modo pacifico e proficuo per entrambi, in quanto una pratica agricola fatta in modo sostenibile può anche giovare ad un Parco Nazionale, vuoi per un discorso di prodotti locali, vuoi per mantenere le tradizioni del posto, ma da questo al punto di coltivare in modo intensivo qualsiasi area del Parco ad ogni livello c'è un abisso; allora perché non invitare nella Giunta anche i rappresentanti degli Hotel o dei commercianti? Sicuramente il loro interesse coincide con quello del Parco, in quanto ad una buona conservazione naturale si abbina più turismo.<br />
Ma non è tutto perché l'ultima trovata sta nel rendere disponibile una parte di area protetta alla costruzione di capannoni industriali e qui il discorso si commenta da solo, ma dove vogliamo andare a parare?<br />
Per fortuna, le maggiori associazioni ambientaliste italiane fra cui WWF, LIPU, FAI, Wilderness Italia ecc. stanno combattendo strenuamente per non far passare questa proposta.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLWKSwZu4T_rpNb9RUqHTxyI7C-mU2kZwMvHX-whcnFTRGEXGHS2eBfUIX0ynu-ulozXFRil4-qc4l8LaR2_fqCkWAUGhBoSKftQzGzEPsnLIt4KYNawLUr4iUrhKj8bN5Pka_aheZr68/s1600/DSCN0458.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLWKSwZu4T_rpNb9RUqHTxyI7C-mU2kZwMvHX-whcnFTRGEXGHS2eBfUIX0ynu-ulozXFRil4-qc4l8LaR2_fqCkWAUGhBoSKftQzGzEPsnLIt4KYNawLUr4iUrhKj8bN5Pka_aheZr68/s320/DSCN0458.JPG" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-39105106489951798282014-01-08T06:02:00.002-08:002014-01-08T06:02:32.802-08:00La polemica sul taglio dei pini invade la Valdinievole<span style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;">Monta la polemica in città e sui social network a proposito del taglio di pini nel comune di Montecatini.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;">“Si tratta di una vera e propria strage” esordiscono gli Attivisti del Movimento 5 Stelle, “in Via Marconi e nell’area delle Panteraie sono stati tagliati oltre 40 pini. Diversi cittadini ci hanno contattati lamentando da mesi la mancanza di spiegazioni da parte delle autorità competenti. Nel caso delle Panteraie sembra che avrebbero dovuto abbattere solo alcuni alberi pericolanti invece è stata disboscata un’intera area. La foto, postata da un cittadino su Facebook, è eloquente e chiunque può andare a verificare di persona. Si teme addirittura che i tagli dipendano dalla costruzione di un parcheggio.</span><br style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 20px; text-align: justify;">Poiché il rispetto dell’ambiente è uno dei nostri valori e abbattere un pino significa cancellare anni di storia e metri di verde, a nome dei cittadini chiediamo che il comune spieghi ufficialmente perché siamo stati privati di intere porzioni di preziosa macchia mediterranea.”</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; line-height: 20px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;">Articolo preso interamente da <a href="http://www.valdinievoleoggi.com/">Valdinievole Oggi</a></span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-63349153374232806902013-12-28T09:19:00.000-08:002013-12-28T09:19:27.843-08:00Quando si vuole si può far del bene.Una storia a lieto fine si è conclusa a Parma qualche settimana fa: un <b>Falco pellegrino </b>(<i>Falco peregrinus</i>) è stato salvato da un'escursionista. L'esemplare era una femmina, che è stata trovata da una ragazza che stava facendo un'escursione nei dintorni di Parma; la "Falchessa" è stata trovata esanime per terra e poi portata il prima possibile al Centro di Recupero della LIPU locale. Il veterinario si è preso cura immediatamente della povera "Falchessa": è stata idrata e rimessa in forze, successivamente liberata nella Riserva Naturale di Torrile e Trecasali a pochi KM dalla provincia emiliana.<br />
Da questo avvenimento possiamo capire come con poco possiamo fare tantissimo per le specie in difficoltà, pertanto adesso possiamo dire che nei cieli di Parma c'è un nuovo Falco pellegrino.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdY1__tj9uuSjZ7bdwOeyKJD2-2htxwctTrwGnzZ_l6ckPvfAIrqEHO5MutEWWtpY3WJFYzf3-08-fieVjtn8PA-j5PawutF0vaIgmP8rFUPxka0Wnxq5x4H4qCqe7CZ-BfrCysKjxDtU/s1600/falco_pellegrino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdY1__tj9uuSjZ7bdwOeyKJD2-2htxwctTrwGnzZ_l6ckPvfAIrqEHO5MutEWWtpY3WJFYzf3-08-fieVjtn8PA-j5PawutF0vaIgmP8rFUPxka0Wnxq5x4H4qCqe7CZ-BfrCysKjxDtU/s320/falco_pellegrino.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://www.ilfatto.net/">http://www.ilfatto.net</a></td></tr>
</tbody></table>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-39856269778859165782013-12-24T06:54:00.002-08:002013-12-24T06:54:54.883-08:00Ibis eremita: le buone notizie arrivano dal MaroccoIn Marocco è presente la più importante popolazione selvatica di<b> Ibis eremita</b> (<i>Geronticus eremita</i>), una specie che nella regione Paleartica è fortemente minacciata di estinzione. La colonia è quella di Souss-Massa, Parco Nazionale vicino alla città di Tamri: quest'anno la popolazione ha involato complessivamente 148 giovani, portando a 443 il numero di individui al termine della stagione riproduttivo.<br />
Un tempo questa specie era molto diffusa nel Nord Africa, mentre oggi ne sopravvivono solo tre popolazioni considerevoli, quella del Marocco, quella di Palmira in Siria e, infine, una in Turchia in semicattività, precisamente a Birecik. Queste buone notizie sono il frutto del lavoro fatto da diverse associazioni ambientaliste e in particolare BridLife marocchina e BirdLife spagnola.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdA8buQ84F0ppGR2f0ggX8kLFMy4z8crd5eXqgQISq4rCq-52LgNLQ91tG1gWGntduhj0_YoxBDmKWxIIleCDbVFOjrvD5sf13CtwEbrwYugvFo_7Y6FBFT8wBPuAje90sDVLTPhX_MZU/s1600/IMG_9770.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="206" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdA8buQ84F0ppGR2f0ggX8kLFMy4z8crd5eXqgQISq4rCq-52LgNLQ91tG1gWGntduhj0_YoxBDmKWxIIleCDbVFOjrvD5sf13CtwEbrwYugvFo_7Y6FBFT8wBPuAje90sDVLTPhX_MZU/s320/IMG_9770.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di Elisa La Corte, scattata all'Oasi WWF Laguna di Orbetello</td></tr>
</tbody></table>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-32873104894601051322013-12-16T07:43:00.003-08:002013-12-16T07:43:53.265-08:00Il sinonimo di inverno è migrazioneSabato 21 dicembre prossimo sarà il primo giorno di inverno e quando ci pensiamo la nostra mente va subito ad immaginare la neve e il gelo; oltre a queste cose l'inverno è l'occasione per molte specie di uccelli di migrare da luoghi dove il clima e le risorse sono sfavorevoli a luoghi che, invece, riesco a soddisfare le esigenze trofiche di questa categoria di vertebrati.<br />
A seconda della specie, possiamo osservare molte strategie diverse per fronteggiare il freddo: per esempio il <b>Pinguino imperatore </b>(<i>Aptenodytes forsteri</i>) fa fronte a temperature rigidissime (fino a -60°C) grazie ad un piumaggio d'eccezione e al contatto corporeo con gli altri individui della colonia. Molte altre specie risolvono la cosa sottoponendosi a lunghi ed estenuanti viaggi: è il caso delle <b>Oche indiane</b> (<i>Anser indicus</i>) che devono superare barriere geografiche impressionanti come la catena dell'Himalaya ad un altitudine che può raggiungere gli 8.000 metri, con temperature di diverse decine di gradi sotto lo zero; le <b>Dendroiche americane </b>(<i>Setophaga sp.</i>), che pesano poco più di 10g, migrano dall'America centromeridionale tropicale alle foreste boreali canadesi e, talvolta, fino alla tundra artica; è stato documentato, inoltre, che alcuni <b>Cuculi </b>(<i>Cuculus canorus</i>) compiono una migrazione a tappe dalla Scozia all'Africa e quando iniziano il viaggio se si rendono conto che le condizioni non sono ottimali per partire tornano indietro; molte specie, invece, non migrano come la <b>Pernice bianca </b>(<i>Lagopus muta</i>) e il <b>Fagiano di monte </b>(<i>Tetrao tetrix</i>) che compiono piccoli spostamenti di quota e si nascondono in 'igloo' sotto la neve per non disperdere energia; altre specie come una piccolissima cincia americana, <i style="font-weight: bold;">Parus atricapillus</i>, quando la temperatura cala sotto i -30°C cessano di muoversi e alimentarsi.<br />
Tutto questo elenco per dire che la natura è meravigliosa e da questo si può evincere quante strategie esistano per far fronte alle avversità ambientali, purtroppo tutti i cambiamenti climatici che stiamo vivendo mettono ancora più in difficoltà queste specie, tardando la migrazione o creando dei cambiamenti repentini di temperatura e precipitazioni che possono dare problemi agli uccelli; è fondamentale l'esistenza delle Oasi e delle Aree Protette che consentano agli uccelli di fermarsi per riprendere le forze prima di rimettersi in viaggio, una sorta di 'Autogrill' per migratori, pertanto è essenziale sostenerle.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyDdQNVjPNCmSR4AW0A2j5jFg0YJnSdOskIhErlsFx_keKlkVhJNG4JiR9-Et6RdSaHzwUx_QQ6lnmHVPGiNBqCrGK92x0AR296KMfNJpYElGE9KKheXFW10MEHY7Agzq1013-Y_6FLyg/s1600/oca_indiana_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="219" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyDdQNVjPNCmSR4AW0A2j5jFg0YJnSdOskIhErlsFx_keKlkVhJNG4JiR9-Et6RdSaHzwUx_QQ6lnmHVPGiNBqCrGK92x0AR296KMfNJpYElGE9KKheXFW10MEHY7Agzq1013-Y_6FLyg/s320/oca_indiana_02.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-69386589460938734972013-12-14T08:03:00.000-08:002013-12-14T08:03:06.969-08:00Il bracconaggio, una delle peggiori calamità al mondoIl bracconiere è da sempre visto da molta gente come un signore con un fucile che uccide gli animali illegalmente o con pratiche poco carine; in realtà è molto più di così, basti pensare alle migliaia di animali che vengono uccisi all'anno solo per il commercio di parti di esse. Per esempio, gli elefanti vengono uccisi a centinaia ogni anno per l'avorio, che viene venduto a circa 2.000$ al chilo nel mercato nero, soldi che vengono usati per finanziare le maggiori attività criminali della Terra, che hanno più a che vedere con il mondo dell'uomo rispetto al mondo della natura, come per esempio Al-Shebaab.<br />
Non solo gli elefanti, i rinoceronti sono molto a rischio a causa del bracconaggio, ne restano poche migliaia in Africa, altre poche migliaia in Asia, mentre alcune specie dell'Indonesia sono già estinte: anche questi pachidermi vengono uccisi per il prezioso corno, le cui proprietà sono afrodisiache a detta di molte religioni asiatiche (baggianate comunque), addirittura alcuni vengono lasciati in vita senza corno con ferite che sanguinano copiosamente portando l'animale prima a indebolirsi e poi a morire dissanguato; come non dimenticare le tigri, ne rimangono poco più di 3200 in tutta l'Asia, un numero veramente esiguo per questi grandi felidi, che vengono uccisi per le zanne, la pelliccia e gli artigli.<br />
Anche in Italia il bracconaggio va molto di moda, basti pensare ai numerosi esemplari di orso bruno che vengono uccisi ogni anno con bocconi avvelenati e trappole, basti pensare alle tantissime specie di uccelli che vengono catturati con pratiche illegali, soprattutto rapaci (i centri di recupero per gli animali selvatici sono pieni di esemplari impallinati) o specie rare, basti pensare alle tantissime specie marine che rimangono impigliate nelle reti da pesca illegali. Insieme a questo va inserito anche il 'bracconaggio' legale: nel 2013, infatti, è ancora permessa la caccia con i richiami vivi, numerose specie di passeriformi vengono tenuti per il resto della loro vita in gabbiette anguste, al buio (cosa che gli fa perdere la vista), vengono spennati per interrompere le mute, rimangono mutilati per i continui colpi battuti contro le gabbie. Per fortuna ci sono associazioni che fanno qualcosa per questo: la LIPU sta raccogliendo firme per presentare una petizione al Governo attuale per una proposta di legge, cioè abolire la caccia con i richiami vivi, quindi speriamo che ci riesca.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw_TYgoKGGssd7bHXxhGlfaDVj_iIPu_Tr_mQi_3hdz7ip8BNwXgRYdhGoPt5GbCO-IB_qt50uoCIQjVOMIemd96YgbSqfo-wd9IVVeUvGDD_0bnrbGZOvhk-j1mvdz8oqNJWra44zcRM/s1600/pettirosso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw_TYgoKGGssd7bHXxhGlfaDVj_iIPu_Tr_mQi_3hdz7ip8BNwXgRYdhGoPt5GbCO-IB_qt50uoCIQjVOMIemd96YgbSqfo-wd9IVVeUvGDD_0bnrbGZOvhk-j1mvdz8oqNJWra44zcRM/s320/pettirosso.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-70751456953687877172013-11-30T11:15:00.001-08:002013-11-30T11:15:07.378-08:00Settimana dei Rifiuti: l'iniziativa di CecinaLa scorsa settimana (dal 17/11 fino al 24/11) è stata dedicata dall'Unione Europea ai rifiuti, promuovendo degli eventi aventi l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica verso una gestione dei nostri scarti più oculata e sostenibile.<br />
A seguito di questi sette giorni molto importanti anche il Comitato Rifiuti Zero di Cecina ha voluto portare avanti l'iniziativa con 3 eventi cardine; il primo in ordine di data è stato il 'Mercatino del Riciclo': in piazza Guerrazzi molte bancarelle hanno esposto i loro prodotti fatti esclusivamente con materiali riciclati, che altrimenti sarebbero stati gettati via. Questo evento è avvenuto domenica 17 novembre scorsa ed ha avuto un sacco di successo.<br />
Successivamente il mercoledì 20 e il giovedì 21 ha avuto luogo un corso di compostaggio, tenuto dal Dottor Roberto Repeti (agronomo professionista e membro del Comitato Rifiuti Zero); l'argomento principale è stato il compostaggio, operazione aerobica antropica che porta la materia organica a diventare una miscela di sostante umificate (il compost), utilissimo come fertilizzante biologico per prati e campi coltivati, ma anche importantissimo per incrementare la biodiversità microbica del suolo.<br />
L'ultimo evento si è tenuto venerdì e sabato 22 e 23 novembre, una mostra fotografica con scatti rappresentanti rifiuti o situazioni che ricordassero la spazzatura, il sabato alle 19.00 c'è stata la premiazione dei primi tre classificati che si sono spartiti il premio offerto dall'Unicoop Tirreno (circa 200€ di buoni spesa).<br />
Un accenno va anche all'Associazione OTP (Operazione Territorio Pulito), un gruppo di persone che ogni mese si trova in una località della Provincia di Livorno e pulisce con vanghe e sacconi: l'associazione ha ricevuto un premio simbolico, ovvero due vanghe.<br />
Noi come Wip Radio abbiamo seguito l'evento con testimonianze ed interviste e vi invito a sentire il podcast su <a href="http://www.wipradio.it/">www.WipRadio.it</a>, mentre se volete rimanere aggiornati sul Comitato Rifiuti Zero di Cecina non vi resta che cercarlo su Facebook.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN2MH7Kvo_LAGzS2uYxx5lOHIxZbdsTHe9nhz4LoU5K87m32Ddy_QzycjAtwFk9X0x9aTdV83dZkIy3BtuAxZoyz3E4hbJrGRLdxLk4UPj95jUnDmLTBg2AdLFmlulFwGyegDU3YoD5oo/s1600/1468795_608760039169746_1399222262_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN2MH7Kvo_LAGzS2uYxx5lOHIxZbdsTHe9nhz4LoU5K87m32Ddy_QzycjAtwFk9X0x9aTdV83dZkIy3BtuAxZoyz3E4hbJrGRLdxLk4UPj95jUnDmLTBg2AdLFmlulFwGyegDU3YoD5oo/s320/1468795_608760039169746_1399222262_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-1614559518626868152013-11-25T12:07:00.000-08:002013-11-25T12:07:35.860-08:00Induna, la storia di un Leopardo che si è fidato dell'uomoInduna è il nome di un <b>Leopardo</b> (<i>Panthera pardus</i>) un po' speciale: questo bellissimo esemplare maschio viveva all'interno di una riserva dove lavorava uno scienziato (un veterinario) con cui aveva fatto amicizia.<br />
Induna era stato trovato cucciolo, senza la madre e salvato dalla cattività proprio dal veterinario che lo teneva in questa riserva recintata di oltre 100ha; ogni tanto Ulf (l'amico uomo) gli faceva trovare delle carcasse di Impala o di Gnu, oppure faceva entrare nella riserva recintata degli erbivori vivi per permettere al Leopardo di cacciare. Induna dava un sacco di confidenza a Ulf, tanto che gli andava incontro per farsi carezzare quando l'uomo si avventurava nella riserva.<br />
Purtroppo,però, la storia venne alle orecchie di un'azienda cinematografica svedese che volle fare delle riprese per un film; Ulf acconsentì alla cosa mettendo in guardia preventivamente la troupe sulle modalità di comportamento nei confronti di uno dei più grandi predatori della savana africana. Mentre si stavano svolgendo le prime riprese, l'attrice, che stava recitando vicino al Leopardo, fece un movimento brusco e andò di corsa verso le telecamere, il Leopardo, pensandola una preda, si fece prendere dall'istinto e l'azzannò alla gola recidendole la carotide, mentre il felide teneva la presa il titolare dell'azienda sparò e uccise l'animale, successivamente anche l'attrice morì dissanguata in ospedale.<br />
Ecco quindi una tragica conclusione: l'egoismo dell'uomo, che pensa di poter fare quel che vuole con la natura e i suoi abitanti, ha ucciso una creatura bellissima e innocente che si era fidata.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij5MoMIIAMz6W_HaJLmj3CMTVUA8vxnqf1zAMXyTEEIFIMoHDdUCj9J_w5SYRXfm0OIgyMQSnzTkNZXk13DMMG0964YTwY06U5t0m_kYTweec_0vbag-atXRqFwWbKLDGFsaer7p1qO2g/s1600/Leopard.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij5MoMIIAMz6W_HaJLmj3CMTVUA8vxnqf1zAMXyTEEIFIMoHDdUCj9J_w5SYRXfm0OIgyMQSnzTkNZXk13DMMG0964YTwY06U5t0m_kYTweec_0vbag-atXRqFwWbKLDGFsaer7p1qO2g/s320/Leopard.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-64150132438150180892013-11-17T10:49:00.004-08:002013-11-17T10:49:50.268-08:00Tre nuove specie di piante scoperte sul Gran SassoSiamo nel ventunesimo secolo, eppure la natura non finisce mai di stupirci: sono state scoperte, infatti, tre nuove specie di piante sul Gran Sasso in Abruzzo.<br />
La prima specie è una pianta carnivora, <i><b>Pinguicola vallis-regiae</b></i>, un endemismo appartenente ad un genere molto raro da trovare e legato agli ambienti più umidi, infatti questa piantina è stata rinvenuta sulle rocce umide e muscose di una cascata nella foresta. Le piante carnivore del genere Pinguicola hanno le foglie appiccicose, una trappola per i piccoli insetti che ci capitano; il fiore di questa specie è violetto (come per la maggior parte delle piante di questo genere) e le foglie sono di color verde pallido.<br />
La seconda specie scoperta appartiene alla famiglia delle leguminose, <i><b>Genista pulchella</b></i>: fiore giallo e foglie cenerine, è stata trovata per il momento solo sul Passo delle Capannelle e la scoperta è stata dedicata a L'Aquila. Questa operazione ha richiesto un notevole impegno, cioè missioni esplorative, un lungo lavoro di ricerca sugli erbari e nelle biblioteche, pazienti misurazioni di fiori e legumi.<br />
Nuova per la scienza anche un'altra leguminosa, la <i><b>Lathyrus apenninus</b></i> dai fiori viola e leggermente tomentosi, questa volta relativa ai Monti della Laga, quindi sempre all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpeBi6pE0ZxIE9nmGoFRHr9cVOFJkqC7L1dDiFKMCEAgbR8oKddCcA7qEme6wb10YZlvaDYMyzLA7gTu6VX3pOUsSoBAtcp6fRs95OklfJJcqc20qo1QNpDngIfrhB-j1I_LGfsvT6neA/s1600/001-genista-pulchella.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpeBi6pE0ZxIE9nmGoFRHr9cVOFJkqC7L1dDiFKMCEAgbR8oKddCcA7qEme6wb10YZlvaDYMyzLA7gTu6VX3pOUsSoBAtcp6fRs95OklfJJcqc20qo1QNpDngIfrhB-j1I_LGfsvT6neA/s320/001-genista-pulchella.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Genista pulchella</i></td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmAhInIh_t8I2ytgmzWRqNwk7BsvO6_Q2s3HCQ3AiDFO56_gLfY91T_qrMn984HeteBAqw6UEYVlYRxI58h5-npb3yKH3Hb5gjY0sOFFxe6rH4y0IribfoVD3tdZcCVTvcPUFmy-osulA/s1600/001-pinguicula-vallis-regiae.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmAhInIh_t8I2ytgmzWRqNwk7BsvO6_Q2s3HCQ3AiDFO56_gLfY91T_qrMn984HeteBAqw6UEYVlYRxI58h5-npb3yKH3Hb5gjY0sOFFxe6rH4y0IribfoVD3tdZcCVTvcPUFmy-osulA/s320/001-pinguicula-vallis-regiae.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Pinguicola vallis-regiae</i></td></tr>
</tbody></table>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZjuzwI19Ra2kfRxtc92py-7BRkwmQr-DNA4b7WajVIq0aqehxJ7f5wupFIMY4q-ZIgwOi1K3YYRqNZtF0kMEjODcbH11EGQEhVS1nVbWbG7npjzCFtpULiGFGiMtlp0rqmdfvHhofnII/s1600/lathyrus-apenninus1128.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZjuzwI19Ra2kfRxtc92py-7BRkwmQr-DNA4b7WajVIq0aqehxJ7f5wupFIMY4q-ZIgwOi1K3YYRqNZtF0kMEjODcbH11EGQEhVS1nVbWbG7npjzCFtpULiGFGiMtlp0rqmdfvHhofnII/s320/lathyrus-apenninus1128.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Lathyrus apenninus</i></td></tr>
</tbody></table>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-77054909724928037562013-11-12T10:05:00.002-08:002013-11-12T10:05:51.948-08:00Il progetto più riuscito del secolo scorso è grazie a San FrancescoIl<b> Lupo </b>(<i>Canis lupus</i>) è una creatura davvero affascinante, il canide più grande del Pianeta e che ha sulle persone effetti contrastanti: è stato dipinto da molti scrittori di favole per bambini come 'cattivo', da molti è visto come una bestia feroce che non ha pietà nei confronti di nessuno, mentre poca gente lo considera un animale bellissimo, dalle spiccate doti predatorie e meritevole di protezione da parte della nostra società.<br />
Fino anni '70 la leggenda del 'Lupo Cattivo' aveva portato quasi all'estinzione in Italia di questo splendido carnivoro che contava all'epoca poche centinaia di individui in tutto il Belpaese; il WWF prese a cuore la situazione grazie all'operazione 'San Francesco' che puntava a ripristinare l'areale del Lupo in Italia, soprattutto sugli Appennini e sulle Alpi: il progetto ebbe la collaborazione di molti Parchi Nazionali come quello di Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Con poche mosse necessarie si riuscì a riportare il Lupo che partendo dall'Appennino si diffuse a macchia d'olio fino alle Alpi Marittime e a tutto l'arco alpino.<br />
Oggi si è ripreso tutto il territorio nazionale, infatti è presente in tutte le regioni alpine e in tutto l'Appennino, dall'Emilia Romagna fino all'Aspromonte.<br />
Quindi un'operazione riuscita in tutto e per tutto nonostante le male lingue, ma che dire? Se parlava con San Francesco tanto cattivo non doveva essere.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXyfPENaMRPTwZL_5YEcRqhyphenhyphenVZLFVPU_2E9MTqhkL7m2muMmOkrAyBD-dN-4iRgTaQoLlexvltIx1UcJ0YpxgymYgK8ZW2N-UBtXI8Dmv_NHWY9IpmYrrHFFbbq4W1-hUNFknjJGdbZ0/s1600/lupo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqXyfPENaMRPTwZL_5YEcRqhyphenhyphenVZLFVPU_2E9MTqhkL7m2muMmOkrAyBD-dN-4iRgTaQoLlexvltIx1UcJ0YpxgymYgK8ZW2N-UBtXI8Dmv_NHWY9IpmYrrHFFbbq4W1-hUNFknjJGdbZ0/s320/lupo.jpg" width="320" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-38515586766226467932013-11-10T06:25:00.003-08:002013-11-10T06:25:48.795-08:00A fare giardinaggio per gli orsiNuova campagna del WWF in Abruzzo che ha impegnato moltissimi volontari per un progetto dedicato alla conservazione dell'<b>Orso marsicano</b> (<i>Ursus arctos marsicanus</i>): nelle scorse settimane sono stati potati, ripuliti e recuperati oltre 300 alberi da frutto (meli, meli cotogni, ciliegi, cornioli) che erano tenuti in condizioni di degrado, soprattutto per la quantità di rovi che li circondavano. L'operazione ha riguardato diverse località dell'Abruzzo come la Valle del Giovenco, la Valle Roveto, Lecce dei Marsi e Villavallelonga, in questi giorni, invece, l'attenzione si è spostata sull'Oasi WWF Gole del Sagittario in provincia dell'Aquila dove c'è la volontà di superare le 400 piante sistemate.<br />
L'obiettivo dell'iniziativa è quello di garantire agli Orsi una fonte alternativa di cibo, facilmente reperibile, allontanandolo così da centri abitati, strade trafficate e allevamenti; in tutto l'Appennino rimangono circa 45/60 esemplari di Orso marsicano, concentrati nella zona del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nella zona del Gran Sasso e della Maiella: servono anche azioni come questa per salvaguardarlo e per coinvolgere decine e decine di persone che non sono a conoscenza della situazione.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9FdmDQc4pNCwBOFl3QmDPvQeNC9pRjjBpAVloK_w5SxuCGDHZ_M2ufimfh2j8FBd1-6RH0ZuKP8ss2NR01_X2y6RDC8-WyixVYuf7k1MAPsSvdXpIhxd-6hM0bHN7-MfktFELk_MnDto/s1600/orso.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9FdmDQc4pNCwBOFl3QmDPvQeNC9pRjjBpAVloK_w5SxuCGDHZ_M2ufimfh2j8FBd1-6RH0ZuKP8ss2NR01_X2y6RDC8-WyixVYuf7k1MAPsSvdXpIhxd-6hM0bHN7-MfktFELk_MnDto/s320/orso.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://www.agraria.org/">http://www.agraria.org</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-29172062487082314102013-11-07T14:16:00.001-08:002013-11-07T14:16:38.875-08:00Salvati 25 piccoli di ghiroIl 23 agosto scorso erano stati ritrovati, nella zona dei Monti Simbruini in provincia di Frosinone, abbandonati in uno straccio da cucina, 25 piccoli di <b>Ghiro</b> (<i>Glis glis</i>), un piccolo roditore che popola i boschi di quasi tutta Italia. La buona notizia è che i giovani pazienti sono stati rimessi in libertà dopo le amorevoli cure prestate dai volontari LIPU del Centro di recupero fauna selvatica di Roma.<br />
Il rilascio è stato effettuato nel luogo del ritrovamento in comune accordo tra LIPU e Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini; l'operazione è avvenuta utilizzando un box di ambientamento (costruito dalla falegnameria dell'Ente Parco), per permettere ai giovani ghiri di adattarsi dopo un prolungato periodo di cattività.<br />
Secondo i responsabili del Centro di recupero, gli esemplari potrebbero appartenere a più cucciolate e probabilmente qualcuno, mentre effettuava lavori di ristrutturazione edilizia, li ha illegalmente disturbati, sfrattati e infine abbandonati, ma, per fortuna, adesso sono liberi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJzum0YDmxEKYTlHtJigxaORuTwFDVtz1JOsyDuIqRb_UyC44atI3IssLG9qtbUL_GjF1NAzlyRsz0tA58BBakVmvTB3p1MTlrIgl7hps5hPhXYeog1au3ZPthHyZw3bHyIXBWikamx_M/s1600/glisglis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJzum0YDmxEKYTlHtJigxaORuTwFDVtz1JOsyDuIqRb_UyC44atI3IssLG9qtbUL_GjF1NAzlyRsz0tA58BBakVmvTB3p1MTlrIgl7hps5hPhXYeog1au3ZPthHyZw3bHyIXBWikamx_M/s320/glisglis.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-12271984374999306112013-11-04T11:11:00.001-08:002013-11-04T11:11:32.996-08:00La carta ecosostenibileLo scorso 29 ottobre 2013 c'è stato un evento particolare dedicato alle cartiere che operano in modo sostenibile nei confronti dell'ambiente: il <b>WWF</b> <b>Enviromental Paper Company Index</b> 2013. A questo evento hanno partecipato 25 aziende fra cui anche due italiane, la Sofidel e la Fedrigoni, con l'obiettivo di promuovere un mercato di materie prime certificate e gestite in modo sostenibile al fine di non compromettere le ultime foreste vergini del nostro pianeta come l'Amazzonia, Sumatra, il Borneo ecc; WWF ha riconosciuto a queste aziende la leadership in materia di trasparenza, purtroppo però queste 25 aziende rappresentano soltanto 1/3 di quelle che hanno un ruolo significativo nel settore, la cui totalità produce circa 82 milioni di tonnellate di polpa di cellulosa e carta, il 14% di carta e cartone al mondo e nello specifico il 28% di carta grafica, il 29% di carta stampata, il 14% di carta per usi igienico-sanitari, il 6% di carta per imballaggi e il 14% della polpa di cellulosa a livello mondiale.<br />
Questo evento si propone anche di aiutare le aziende supportando la produzione della polpa di cellulosa e carta nel percorso di miglioramento continuo e nel ridurre gli impatti ambientali; da ciò che emerge, quindi, è un evento importantissimo, basti solo pensare che circa la metà del legno tagliato sul pianeta è usato per la produzione di carta, solo il 10% della popolazione mondiale (Nord America e Europa) ne consuma la metà.<br />
I primi risultati li abbiamo in casa nostra, il marchio 'Regina' (Sofidel) ha da tempo avviato contatti con il WWF per un'aiuto sul tema dell'approvvigionamento responsabile e sul tema <i>Climate Savers </i>dedicato alle riduzioni di emissioni inquinanti responsabili dei cambiamenti climatici: il risultato è che il 99,8% della cellulosa proviene da fonti certificate.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZkOzdoCwrJSKHqqR08Mk1FWmnsEk5Q76gkN48izh0vl0XA_Z28FtlE-53KtjJhFItzPi4MmgVell7C-8psPG_9LyFKqvyRbOWVb-zYYqoxO04zlLkGiCqesuSTKDhDl79cuIw-11Vz6o/s1600/foresta-amazzonica_1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZkOzdoCwrJSKHqqR08Mk1FWmnsEk5Q76gkN48izh0vl0XA_Z28FtlE-53KtjJhFItzPi4MmgVell7C-8psPG_9LyFKqvyRbOWVb-zYYqoxO04zlLkGiCqesuSTKDhDl79cuIw-11Vz6o/s320/foresta-amazzonica_1.jpeg" width="320" /></a></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-87104621816656585522013-10-30T01:58:00.000-07:002013-10-30T01:58:56.085-07:00Continua il terrorismo sull'Orso marsicanoIl 23 ottobre scorso in Abruzzo è stato ucciso l'ennesimo esemplare di <b>Orso marsicano </b>(<i>Ursus arctos marsicanus</i>), una sottospecie di Orso bruno che vive solamente in questa regione italiana; il giovane orso è stato investito da un'auto, quindi conseguenze pericolose anche per l'autista del mezzo. Il WWF ha chiesto più volte di intervenire sulla viabilità della zona per evitare incidenti come questo, ma le autorità non ci sentono: l'areale dell'Orso marsicano continua ad essere frammentato da strade percorribili da chiunque, pertanto queste cose possono accadere molto frequentemente.<br />
L'evento è uno dei tanti di questi anni, che certifica la progressiva estinzione di questa meravigliosa sottospecie di Orso bruno, soprattutto perché la gestione viene affidata a persone incompetenti e prive di interesse in questo senso; i governi di questi anni hanno speso belle frasi e belle parole ma niente di concreto è stato fatto, si preferisce sperperare i soldi in cose molto meno utili e poco lucide.<br />
Le cose da fare sarebbero tante: chiudere le strade di montagna, mettere in protezione tratti stradali che potrebbero avere conseguenze mortali anche per l'uomo, mettere in sicurezza pozzi di raccolta d'acqua in montagna, bloccare una zootecnia illegale e di rapina, chiudere zone dove si spargono bocconi avvelenati, creare corridoi necessari a collegare le aree dove vive questo splendido animale.<br />
L'elenco è lungo e sicuramente. scavando in quello che si dovrebbe fare, la lista potrebbe protrarsi ancora.<br />
Il WWF non finisce, però, di combattere la sua guerra contro le istituzioni e ha chiesto al Ministro dell'Ambiente azioni concrete nella tutela e nella conservazione dell'Orso marsicano e dell'Orso bruno sulle Alpi e quindi rispettare gli impegni presi con la sottoscrizione dei piani di tutela di questa specie sulle Alpi e in Appennino.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghksgjUz0OrVXHjruQrL6NQ0XEEk36GTFmFDoCW2yTFGiBMi7lFGWEI7lYB0MKVnaQoWjZM7oHFK-ugsON3MCkdeYP96skXKv-M7G1b1NCp_dZmSMVYc51Q_ND8G8cQ1YzIBag3HrZYoE/s1600/abru81.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghksgjUz0OrVXHjruQrL6NQ0XEEk36GTFmFDoCW2yTFGiBMi7lFGWEI7lYB0MKVnaQoWjZM7oHFK-ugsON3MCkdeYP96skXKv-M7G1b1NCp_dZmSMVYc51Q_ND8G8cQ1YzIBag3HrZYoE/s320/abru81.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-27570833069415989102013-10-15T06:08:00.000-07:002013-10-15T06:08:40.030-07:00Sapevate che il nostro stile alimentare può danneggiare l'ambiente?Alcuni dati della FAO ci fanno capire com'è la situazione nel mondo: nel 2012 una persona su 8 era in condizioni di denutrizione cronica, 870 milioni di persone in totale ma 130 milioni di persone in meno rispetto a 20 anni fa; quest'ultimo dato è positivo, però non dobbiamo prendere sotto gamba la situazione perché se la fame è diminuita in Asia e in America Latina, è aumentata nell'Africa sub-sahariana.<br />
Un'intervista della responsabile dell'Ufficio Gestione Risorse Naturali e Ambiente della FAO, Mathilde Iweins, ha messo in luce i problemi ancora esistenti da non sottovalutare. Secondo l'intervista, infatti, si prevede che entro il 2050 nel mondo saremo circa 9 miliardi di persone, pertanto la produzione globale di cibo dovrebbe aumentare del 60% rispetto ai livelli del 2005/2007.<br />
Un fattore importante lo dà il cibo che viene perso o sprecato nel mondo, nel percorso dal campo alla tavola: intanto il cibo sprecato esercita un impatto enorme sulle risorse naturali che vengono sfruttate in modo esponenziale, ma poi con tutto quello che va perso si potrebbe sfamare un sacco di popolazioni sottosviluppate che oggi vivono in condizione di denutrizione, per esempio il grano sprecato nell'Africa sub sahariana potrebbe coprire le esigenze alimentari di circa 48 milioni di persone; quindi è importantissimo cercare di non sprecare cibo sia da parte dei produttori, sia da parte dei commercianti, sia da parte dei consumatori.<br />
La FAO ha suggerito 80 buone pratiche lungo tutta la filiera per ridurre al minimo gli sprechi alimentari, che sono riassunte in un unico titolo 'riduci-riusa-ricicla-ripara': sono strategie che riguardano tutti i settori, dalla raccolta nei campi, fino all'oculatezza della spesa settimanale delle famiglie per ridurre gli avanzi.<br />
E' inutile, dunque, ripetere come lo spreco del cibo va ad impattare anche l'ambiente: il cibo totale perso nel mondo all'anno è di circa 1,3 miliardi di tonnellate, un terzo di quello prodotto; l'impronta del cibo prodotto e non mangiato è di circa 3,3 miliardi di tonnellate di CO2, una quantità pari a più di due volte l'impronta del carbonio dei mezzi di trasporto su strada degli USA nel 2010; l'impronta dell'acqua blu sprecata (acque superficiali e sotterranee) è di 250 km3, pari a tre volte il volume del Lago Ginevra; infine il cibo non consumato occupa 1,4 miliardi di ettari di terra, circa il 30% delle aree agricole mondiali.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikx1OTT3ZKMAcQGuJDXCemKAfWJqkuvpqeTUCf3KnCg9pS0BH9eiL5yN30pxzKtBeR2W_1bOqxctFh0XTuiaInf-EkNi3IbS8bFKxxqDYrMZFLQT7TMNabHgwRkzyv9pMCRaNnGLp51EU/s1600/CIBO-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikx1OTT3ZKMAcQGuJDXCemKAfWJqkuvpqeTUCf3KnCg9pS0BH9eiL5yN30pxzKtBeR2W_1bOqxctFh0XTuiaInf-EkNi3IbS8bFKxxqDYrMZFLQT7TMNabHgwRkzyv9pMCRaNnGLp51EU/s320/CIBO-1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-57145763806069942722013-10-06T03:46:00.000-07:002013-10-06T03:46:11.264-07:00Il cambiamento climatico continua, dobbiamo adeguarci...Comincia un nuovo autunno che ci porterà verso un nuovo inverno e gli allarmi per i temporali e le calamità naturali sono già in corso; l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha presentato un rapporto degli ultimi 10 anni che evidenzia l'elevata temperatura che hanno avuto: sono stati i 10 anni più caldi da quando siamo in grado di misurare la temperatura. Allo stesso tempo, in questo lasso di anni abbiamo avuto un elenco di eventi estremi che hanno portato a vittime e danni: ondate di caldo in Europa e Russia, l'uragano Katrina negli USA, i cicloni tropicali del sud-est asiatico, la siccità in Amazzonia, Australia e Africa orientale e le inondazioni in Pakistan; a tutto questo va aggiunto anche il rapido scioglimento dei ghiacci marini ed una riduzione delle calotte artiche e antartiche.<br />
Per fortuna, però, ci stiamo dando una mossa, infatti le energie del futuro si stanno diffondendo: in alcuni paesi fra cui Germania e Italia ci sono ore del giorno in cui le energie rinnovabili producono tutta l'energia elettrica necessaria, pertanto la prospettiva del 100% rinnovabili per il 2050 non è più un'utopia.<br />
Naturalmente i produttori di combustibili fossili non l'hanno presa bene, ma invece di adeguarsi fanno di tutto pur di combattere la corsa alle rinnovabili, tuttavia però buone notizie arrivano da tutto il mondo: il presidente Obama ha messo a bando delle centrali a carbone ritenute inquinanti per salute e clima; si è creato un gruppo di lavoro tra USA e Cina sul clima; la Banca Mondiale ha creato una politica di investimenti, limitando i finanziamenti alle centrali a carbone. Insomma tanti buoni inizi, che devono portarci indubbiamente a qualcosa di positivo, basta non fermarsi per strada.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DNbRzm9kKoFVCOpCsuKp-G0f2huXO3vbHO-eslNt_XUmkP8322Q9nV94UUh23u6x3frUSeZ8q76FAByhkbQFIKBA9w95uYbojLd-oAlwvx77RPpJdSPAGSN8bUsAj3yOCuoLGCDQNJE/s1600/Foresta+pluviale+C++Katrina+Brown+-+Fotolia.com.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DNbRzm9kKoFVCOpCsuKp-G0f2huXO3vbHO-eslNt_XUmkP8322Q9nV94UUh23u6x3frUSeZ8q76FAByhkbQFIKBA9w95uYbojLd-oAlwvx77RPpJdSPAGSN8bUsAj3yOCuoLGCDQNJE/s320/Foresta+pluviale+C++Katrina+Brown+-+Fotolia.com.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-75327954415565352812013-10-05T01:30:00.004-07:002013-10-05T01:30:55.925-07:00Una specie fantastica che non dobbiamo perdereLa <b>Tigre </b>(<i>Panthera tigris</i>), il più grande felide presente sul Pianeta Terra; un tempo il suo areale comprendeva gran parte dell'Asia, adesso è limitata a poche aree, per lo più protette, con un numero di individui esiguo. Le cause della riduzione di questa specie sono molteplici, ma quasi tutte riconducibili all'uomo: frammentazione dell'habitat naturale, bracconaggio (con conseguente commercio illegale), riduzione delle prede e popolazione umana in rapido aumento. Un esempio lampante è l'Isola di Sumatra che, in passato, era ricoperta per circa il 60% da foresta pluviale, oggi uno dei polmoni più verdi del pianeta si estende per circa un 30% del territorio dell'isola: qui sopravvivono le ultime Tigri dell'Indonesia. In quest'isola, come per gran parte dell'Arcipelago Indonesiano, ci sono state ampie deforestazioni: sono stati rimpiazzati gli alberi spontanei per far posto a piantagioni di Palma da olio e di Acacia (a scopo industriale); dall'altra parte il governo indonesiano sta combattendo contro questo fenomeno rinnovando la moratoria per fermare lo scempio, purtroppo questo non vale per le concessioni date in precedenza alle multinazionali, che riguardano il 70% di quello che rimane, tutto ciò a scapito di ambienti molto ricchi come le torbiere. Questo ecosistema si sta riducendo a vista d'occhio, circa 542mila ettari all'anno dal 1985 sono stati perduti: di conseguenza con la scomparsa delle aree forestali, le specie come le tigri, gli oranghi, gli elefanti e i rinoceronti precipitano nel baratro dell'estinzione.<br />
Anche le altre cause concorrono, il bracconaggio è una delle maggiori; vengono uccise tigri per le loro parti (pelle, ossa, vibrisse, ecc.) che al mercato nero valgono circa 50mila dollari; la popolazione non è da meno, i villaggi si espandono, le coltivazioni pure, mettendo in stretta vicinanza uomo e animale, automaticamente, come succede in Italia per animali come Lupo e Orso, le tigri vengono viste come una minaccia e quindi ci si va pensante con le fucilate.<br />
Nel complesso possiamo già registrare delle estinzioni di sottospecie di tigre come per esempio la <b>Tigre di Giava</b> (<i>P.tigris sondaica</i>), diffusa fino a tutto il XIX secolo, questa piccola tigre contava solo una dozzina di esemplari nel 1972, poi nel 1994 è stata dichiarata estinta; la <b>Tigre del Mar Caspio</b> (<i>P.tigris virgata</i>), presente in Turchia fino all'inizio degli anni '90: fino agli anni '80 se ne contavano circa 50 in tutta la Turchia, poi il bracconaggio ha fatto il resto, circa 8 tigri uccise ogni anno; la <b>Tigre della Cina Meridionale</b> (<i>P.tigris amoyensis</i>), considerata ancora presente ma in imminente pericolo di estinzione: in Cina ci sono delle politiche di conservazione molto severe per quanto riguarda tutte le specie che si trovano nella riserva naturale che si trova a cavallo del fiume Amur, ma a Sud non c'è tutta questa sensibilizzazione, inoltre durante il dominio di Mao Zedong le tigri furono dichiarate 'nocive' e quindi abbattute, da 4000 che erano ne rimasero 200 nel 1982; la <b>Tigre di Bali</b> (<i>P.tigris balica</i>), considerata la sottospecie più piccola, ma anche quella che è sparita per prima: fino al 1937, infatti, questa tigre popolava l'Isola di Bali, oggi oggetto di meta turistica balneare per molti. Chi è stato su quest'isola può non credere che in questo ambiente sia vissuta una tigre: un tempo questo posto (un isola di 5561 chilometri quadrati) era coperta da una lussureggiante foresta, in seguito la deforestazione a tappeto, l'aumento della popolazione (640 abitanti al km quadrato) e i 2159 hotel con connesse strutture balneari hanno reso l'Isola di Bali inospitale anche per un felide meglio adattabile come il Leopardo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEusnV4vCql1auvd0m9_y3c0PaDKsZUHB50m2wEI1e-otLi2xb0z2l6ykMNVtsB-jLEQtiTBJzscDxpK0xVxARdgBCt8y_8Wbpml668Axiv0XgTTOwWTzc7Zp6Vey6mRxOrZDzYlaVUpE/s1600/tigre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEusnV4vCql1auvd0m9_y3c0PaDKsZUHB50m2wEI1e-otLi2xb0z2l6ykMNVtsB-jLEQtiTBJzscDxpK0xVxARdgBCt8y_8Wbpml668Axiv0XgTTOwWTzc7Zp6Vey6mRxOrZDzYlaVUpE/s320/tigre.jpg" width="320" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-55285005565786817172013-10-01T05:46:00.001-07:002013-10-01T05:46:02.660-07:00Caccia iniziata, già i primi problemiDa circa 15 giorni (in alcune regioni da un mese) è iniziata la nuova stagione venatoria, purtroppo però si registrano già molte illegalità e molti problemi: norme e regole disapplicate in molte regioni, caccia in periodo di migrazione e bracconaggio dilagante.<br />
Da circa 3 anni sono state recepite le norme europee in materia di caccia come decreto legge nazionale, queste norme prevedono che il calendario venatorio e le attività di caccia siano in sintonia con le esigenze di tutela e conservazione della fauna selvatica, nonostante questo molte regioni italiane (Umbria, Toscana, Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) non hanno rispettato le direttive europee e le disposizioni dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale): le attività venatorie vengono programmate più per rispondere ai desideri dei cacciatori che in aiuto del mondo naturale.<br />
Uno degli aspetti che è rimasto irrisolto è il problema delle 19 specie in cattivo stato di conservazione per le quali è autorizzata la caccia: in questo caso, in assenza di piani di conservazione precisi, andrebbe sospesa la prelazione venatoria in via cautelativa; alcune regioni hanno tolto solamente <b>Moretta</b> (<span style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; line-height: 16px;"><i>Aythya fuligula</i></span>) e <b>Combattente</b> (<i>Philomachus pugnax</i>) mentre non è stato fatto niente per le altre 17 specie. Le buone notizie arrivano dal Molise che ha ridotto per molte specie l'attività venatoria.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvAzRkQ_hm2Yqhkm5D1ogNorSDdUteh6uKOlOvHgAWYxjoaePnWHm2s4739syL2LLXrdqtMEx7HBBJSDNLEHhS3qX40CnUAnfz6osieutZyuUxmfKK4ISIODqOmQdjv49RnmL_PLz9zok/s1600/moretta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvAzRkQ_hm2Yqhkm5D1ogNorSDdUteh6uKOlOvHgAWYxjoaePnWHm2s4739syL2LLXrdqtMEx7HBBJSDNLEHhS3qX40CnUAnfz6osieutZyuUxmfKK4ISIODqOmQdjv49RnmL_PLz9zok/s1600/moretta.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Moretta<br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5453667759547888850.post-9399376941475621112013-09-30T11:18:00.000-07:002013-09-30T11:18:02.601-07:00Tartarughe marine in pericolo, ma arrivano buone notizie dalla Sicilia!!!Una delle creature più affascinanti dei nostri mari è sicuramente la <b>Tartaruga marina comune</b> (<i>Caretta caretta</i>), un rettile che da migliaia di anni attraversa gli oceani del nostro pianeta; la sua biologia è improntata principalmente sulla migrazione: compie migliaia di km in mare dalla spiaggia di nascita, fino alle zone dove trova il cibo e infine torna nelle acque dove è nata per riprodursi. Nel corso della vita la Tartaruga frequenta zone diverse del mare: all'inizio vive in mare aperto, orbitando nella parte superficiale della colonna d'acqua, mentre successivamente si sposta sui fondali bassi.<br />
Le Tartarughe marine comuni sono presenti in Oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e nel bacino del Mar Mediterraneo; in Italia si registrano solo poche spiagge di nidificazione contro le 5-6mila di tutto il Mediterraneo. Questa specie è molto minacciata dall'uomo a causa del turismo balneare a volte indiscriminato, di metodi di pesca illegale e dell'inquinamento; mentre è facilmente conservabile un sito di nidificazione, in quanto si conosce il territorio e lo si protegge con recinzioni, in mare aperto diventa difficile proprio perché non si conoscono con precisione le rotte di migrazione dei vari individui e in più il territorio da conservare diventa davvero vasto. Proprio nell'ambiente marino c'è la più alta percentuale di vittime, soprattutto a causa della pesca illegale: circa 150.000 Tartarughe all'anno rimangono vittima di attrezzi da pesca, di questa più di 40.000 muoiono.<br />
La bella notizia, però, arriva dalla Sicilia e più precisamente dall'Oasi WWF di Torre Salsa in provincia di Agrigento dove lo scorso 25 settembre sono arrivati i nuovi nati!!!<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNaj2xrhd-9m6-pGdScAmhSRH5IH_7ApkeqcNBowUe3hSFVZImX-2fQZPTbDdxcUkJzJjT_gJkcY2-_Y-sqtTPEVQPcNoLmcXxksQzdOXA5hLcNIVTmFApU3OnHtQbe456xTbdPLnF-Oo/s1600/caretta-caretta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNaj2xrhd-9m6-pGdScAmhSRH5IH_7ApkeqcNBowUe3hSFVZImX-2fQZPTbDdxcUkJzJjT_gJkcY2-_Y-sqtTPEVQPcNoLmcXxksQzdOXA5hLcNIVTmFApU3OnHtQbe456xTbdPLnF-Oo/s320/caretta-caretta.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto di <a href="http://www.salveweb.it/">http://www.salveweb.it</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03674082866045747146noreply@blogger.com0