Uno degli eventi più belli al mondo è la “marcia” dei Caribù (Rangifer tarandus), un
cammino lungo circa 2000km, la migrazione di mammiferi più lunga al mondo, che
coinvolge numerosi animali (450.000-500.000 caribù). La cosa più sorprendente è
che sono animali di circa 300kg di peso che affrontano un tragitto lunghissimo
fra mille difficoltà, attraversando corsi d’acqua impetuosi, paesaggi innevati,
montagne ripide e predatori. Il caribù è un animale perfettamente adattato a
vivere in questi ambienti, hanno grandi zoccoli adatti a sostenere gli
individui sulla neve, permettendogli di muoversi agevolmente anche in acqua; la
parte inferiore dello zoccolo è concava, indispensabile per scavare nella neve
alla ricerca di cibo; le punte, invece, sono affilate e aguzze usate sia per difesa
sia per aggrapparsi a rocce scoscese.
Sono animali bellissimi ed è un emozione vederli in marcia, migliaia
di caribù che occupano le praterie nordiche, spesso innevate, ma che nonostante
il numero non sono facili da vedere: ci vogliono ore di appostamenti per
individuare il punto di passaggio. Spesso vengono seguiti dai branchi di lupi
affamati che cercano qualche boccone da mettere sotto i denti, ingaggiando vere
e proprie corse per arrivare alla preda.
Nella mandria di caribù spesso ci sono i nuovi nati che appena usciti
dal grembo materno sono già in grado di correre e stare in piedi, sono i più a
rischio sia per quanto riguarda i predatori, sia per quanto concerne
l’attraversamento dei corsi d’acqua, specialmente i torrenti impetuosi: molto
spesso riescono a salvarsi con l’aiuto della madre, ma a volte vengono
trascinati via dalle acque e ahimè non riescono a salvarsi.
Per fortuna ci sono abbastanza caribù da consentire la sopravvivenza
della popolazione ed è essenziale proteggere l’habitat di questi animali, sia
per loro, sia per le specie che condividono gli ambienti, sia per il bellissimo
e ostile ecosistema nordico.
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Foto di http://www.bonjourquebec.com |
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