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sabato 30 novembre 2013

Settimana dei Rifiuti: l'iniziativa di Cecina

La scorsa settimana (dal 17/11 fino al 24/11) è stata dedicata dall'Unione Europea ai rifiuti, promuovendo degli eventi aventi l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica verso una gestione dei nostri scarti più oculata e sostenibile.
A seguito di questi sette giorni molto importanti anche il Comitato Rifiuti Zero di Cecina ha voluto portare avanti l'iniziativa con 3 eventi cardine; il primo in ordine di data è stato il 'Mercatino del Riciclo': in piazza Guerrazzi molte bancarelle hanno esposto i loro prodotti fatti esclusivamente con materiali riciclati, che altrimenti sarebbero stati gettati via. Questo evento è avvenuto domenica 17 novembre scorsa ed ha avuto un sacco di successo.
Successivamente il mercoledì 20 e il giovedì 21 ha avuto luogo un corso di compostaggio, tenuto dal Dottor Roberto Repeti (agronomo professionista e membro del Comitato Rifiuti Zero); l'argomento principale è stato il compostaggio, operazione aerobica antropica che porta la materia organica a diventare una miscela di sostante umificate (il compost), utilissimo come fertilizzante biologico per prati e campi coltivati, ma anche importantissimo per incrementare la biodiversità microbica del suolo.
L'ultimo evento si è tenuto venerdì e sabato 22 e 23 novembre, una mostra fotografica con scatti rappresentanti rifiuti o situazioni che ricordassero la spazzatura, il sabato alle 19.00 c'è stata la premiazione dei primi tre classificati che si sono spartiti il premio offerto dall'Unicoop Tirreno (circa 200€ di buoni spesa).
Un accenno va anche all'Associazione OTP (Operazione Territorio Pulito), un gruppo di persone che ogni mese si trova in una località della Provincia di Livorno e pulisce con vanghe e sacconi: l'associazione ha ricevuto un premio simbolico, ovvero due vanghe.
Noi come Wip Radio abbiamo seguito l'evento con testimonianze ed interviste e vi invito a sentire il podcast su www.WipRadio.it, mentre se volete rimanere aggiornati sul Comitato Rifiuti Zero di Cecina non vi resta che cercarlo su Facebook.

lunedì 25 novembre 2013

Induna, la storia di un Leopardo che si è fidato dell'uomo

Induna è il nome di un Leopardo (Panthera pardus) un po' speciale: questo bellissimo esemplare maschio viveva all'interno di una riserva dove lavorava uno scienziato (un veterinario) con cui aveva fatto amicizia.
Induna era stato trovato cucciolo, senza la madre e salvato dalla cattività proprio dal veterinario che lo teneva in questa riserva recintata di oltre 100ha; ogni tanto Ulf (l'amico uomo) gli faceva trovare delle carcasse di Impala o di Gnu, oppure faceva entrare nella riserva recintata degli erbivori vivi per permettere al Leopardo di cacciare. Induna dava un sacco di confidenza a Ulf, tanto che gli andava incontro per farsi carezzare quando l'uomo si avventurava nella riserva.
Purtroppo,però, la storia venne alle orecchie di un'azienda cinematografica svedese che volle fare delle riprese per un film; Ulf acconsentì alla cosa mettendo in guardia preventivamente la troupe sulle modalità di comportamento nei confronti di uno dei più grandi predatori della savana africana. Mentre si stavano svolgendo le prime riprese, l'attrice, che stava recitando vicino al Leopardo, fece un movimento brusco e andò di corsa verso le telecamere, il Leopardo, pensandola una preda, si fece prendere dall'istinto e l'azzannò alla gola recidendole la carotide, mentre il felide teneva la presa il titolare dell'azienda sparò e uccise l'animale, successivamente anche l'attrice morì dissanguata in ospedale.
Ecco quindi una tragica conclusione: l'egoismo dell'uomo, che pensa di poter fare quel che vuole con la natura e i suoi abitanti, ha ucciso una creatura bellissima e innocente che si era fidata.

domenica 17 novembre 2013

Tre nuove specie di piante scoperte sul Gran Sasso

Siamo nel ventunesimo secolo, eppure la natura non finisce mai di stupirci: sono state scoperte, infatti, tre nuove specie di piante sul Gran Sasso in Abruzzo.
La prima specie è una pianta carnivora, Pinguicola vallis-regiae, un endemismo appartenente ad un genere molto raro da trovare e legato agli ambienti più umidi, infatti questa piantina è stata rinvenuta sulle rocce umide e muscose di una cascata nella foresta. Le piante carnivore del genere Pinguicola hanno le foglie appiccicose, una trappola per i piccoli insetti che ci capitano; il fiore di questa specie è violetto (come per la maggior parte delle piante di questo genere) e le foglie sono di color verde pallido.
La seconda specie scoperta appartiene alla famiglia delle leguminose, Genista pulchella: fiore giallo e foglie cenerine, è stata trovata per il momento solo sul Passo delle Capannelle e la scoperta è stata dedicata a L'Aquila. Questa operazione ha richiesto un notevole impegno, cioè missioni esplorative, un lungo lavoro di ricerca sugli erbari e nelle biblioteche, pazienti misurazioni di fiori e legumi.
Nuova per la scienza anche un'altra leguminosa, la Lathyrus apenninus dai fiori viola e leggermente tomentosi, questa volta relativa ai Monti della Laga, quindi sempre all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Genista pulchella

Pinguicola vallis-regiae

Lathyrus apenninus


martedì 12 novembre 2013

Il progetto più riuscito del secolo scorso è grazie a San Francesco

Il Lupo (Canis lupus) è una creatura davvero affascinante, il canide più grande del Pianeta e che ha sulle persone effetti contrastanti: è stato dipinto da molti scrittori di favole per bambini come 'cattivo', da molti è visto come una bestia feroce che non ha pietà nei confronti di nessuno, mentre poca gente lo considera un animale bellissimo, dalle spiccate doti predatorie e meritevole di protezione da parte della nostra società.
Fino anni '70 la leggenda del 'Lupo Cattivo' aveva portato quasi all'estinzione in Italia di questo splendido carnivoro che contava all'epoca poche centinaia di individui in tutto il Belpaese; il WWF prese a cuore la situazione grazie all'operazione 'San Francesco' che puntava a ripristinare l'areale del Lupo in Italia, soprattutto sugli Appennini e sulle Alpi: il progetto ebbe la collaborazione di molti Parchi Nazionali come quello di Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano. Con poche mosse necessarie si riuscì a riportare il Lupo che partendo dall'Appennino si diffuse a macchia d'olio fino alle Alpi Marittime e a tutto l'arco alpino.
Oggi si è ripreso tutto il territorio nazionale, infatti è presente in tutte le regioni alpine e in tutto l'Appennino, dall'Emilia Romagna fino all'Aspromonte.
Quindi un'operazione riuscita in tutto e per tutto nonostante le male lingue, ma che dire? Se parlava con San Francesco tanto cattivo non doveva essere.

domenica 10 novembre 2013

A fare giardinaggio per gli orsi

Nuova campagna del WWF in Abruzzo che ha impegnato moltissimi volontari per un progetto dedicato alla conservazione dell'Orso marsicano (Ursus arctos marsicanus): nelle scorse settimane sono stati potati, ripuliti e recuperati oltre 300 alberi da frutto (meli, meli cotogni, ciliegi, cornioli) che erano tenuti in condizioni di degrado, soprattutto per la quantità di rovi che li circondavano. L'operazione ha riguardato diverse località dell'Abruzzo come la Valle del Giovenco, la Valle Roveto, Lecce dei Marsi e Villavallelonga, in questi giorni, invece, l'attenzione si è spostata sull'Oasi WWF Gole del Sagittario in provincia dell'Aquila dove c'è la volontà di superare le 400 piante sistemate.
L'obiettivo dell'iniziativa è quello di garantire agli Orsi una fonte alternativa di cibo, facilmente reperibile, allontanandolo così da centri abitati, strade trafficate e allevamenti; in tutto l'Appennino rimangono circa 45/60 esemplari di Orso marsicano, concentrati nella zona del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e nella zona del Gran Sasso e della Maiella: servono anche azioni come questa per salvaguardarlo e per coinvolgere decine e decine di persone che non sono a conoscenza della situazione.
Foto di http://www.agraria.org

giovedì 7 novembre 2013

Salvati 25 piccoli di ghiro

Il 23 agosto scorso erano stati ritrovati, nella zona dei Monti Simbruini in provincia di Frosinone, abbandonati in uno straccio da cucina, 25 piccoli di Ghiro (Glis glis), un piccolo roditore che popola i boschi di quasi tutta Italia. La buona notizia è che i giovani pazienti sono stati rimessi in libertà dopo le amorevoli cure prestate dai volontari LIPU del Centro di recupero fauna selvatica di Roma.
Il rilascio è stato effettuato nel luogo del ritrovamento in comune accordo tra LIPU e Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini; l'operazione è avvenuta utilizzando un box di ambientamento (costruito dalla falegnameria dell'Ente Parco), per permettere ai giovani ghiri di adattarsi dopo un prolungato periodo di cattività.
Secondo i responsabili del Centro di recupero, gli esemplari potrebbero appartenere a più cucciolate e probabilmente qualcuno, mentre effettuava lavori di ristrutturazione edilizia, li ha illegalmente disturbati, sfrattati e infine abbandonati, ma, per fortuna, adesso sono liberi.


lunedì 4 novembre 2013

La carta ecosostenibile

Lo scorso 29 ottobre 2013 c'è stato un evento particolare dedicato alle cartiere che operano in modo sostenibile nei confronti dell'ambiente: il WWF Enviromental Paper Company Index 2013. A questo evento hanno partecipato 25 aziende fra cui anche due italiane, la Sofidel e la Fedrigoni, con l'obiettivo di promuovere un mercato di materie prime certificate e gestite in modo sostenibile al fine di non compromettere le ultime foreste vergini del nostro pianeta come l'Amazzonia, Sumatra, il Borneo ecc; WWF ha riconosciuto a queste aziende la leadership in materia di trasparenza, purtroppo però queste 25 aziende rappresentano soltanto 1/3 di quelle che hanno un ruolo significativo nel settore, la cui totalità produce circa 82 milioni di tonnellate di polpa di cellulosa e carta, il 14% di carta e cartone al mondo e nello specifico il 28% di carta grafica, il 29% di carta stampata, il 14% di carta per usi igienico-sanitari, il 6% di carta per imballaggi e il 14% della polpa di cellulosa a livello mondiale.
Questo evento si propone anche di aiutare le aziende supportando la produzione della polpa di cellulosa e carta nel percorso di miglioramento continuo e nel ridurre gli impatti ambientali; da ciò che emerge, quindi, è un evento importantissimo, basti solo pensare che circa la metà del legno tagliato sul pianeta è usato per la produzione di carta, solo il 10% della popolazione mondiale (Nord America e Europa) ne consuma la metà.
I primi risultati li abbiamo in casa nostra, il marchio 'Regina' (Sofidel) ha da tempo avviato contatti con il WWF per un'aiuto sul tema dell'approvvigionamento responsabile e sul tema Climate Savers dedicato alle riduzioni di emissioni inquinanti responsabili dei cambiamenti climatici: il risultato è che il 99,8% della cellulosa proviene da fonti certificate.