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mercoledì 5 dicembre 2012

Caos caccia!!!

Non solo lupo e orso sono in pericolo ma anche tantissime altre specie come allodola, quaglia, beccaccia, tortora, marzaiola, beccaccino, moriglione e pavoncella; queste ultime specie di uccelli sono minacciate dalla caccia prevalentemente e dai calendari venatori: in molte province d'Italia quest'anno come molte altre volte dal 1992 c'è stata la preapertura della caccia. Per fortuna il WWF con battaglie legali fra tribunali vari è riuscito a bocciare questa pratica in alcune regioni come Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Veneto, Puglia e Sicilia, ma in molte altre regioni questo non è stato possibile mettendo a rischio la salute di molte specie cacciabili.
Nelle regioni in cui è avenuta quest'importante vittoria si sono evitate vere e proprie stragi, anche perchè in genere la caccia si apre al 30 settembre, ma la proposta era relativa al 16 settembre, periodo critico per molte specie che ancora sono in periodo di cura della prole.
Il problema principe sta nel fatto che i calendari vengono stilati senza considerare le normative nazionali ed europee sulla caccia, che danno indicazioni ben precise in questo senso e non dimentichiamo che a pagare per le spese legali delle Regioni sono i cittadini; per quanto riguarda il WWF, invece, le battaglie legali affrontate sono state possibile grazie all'aiuto voltontario di legali esperti, guardie che vigilano sul territorio e soci che danno il loro contributo.
Un'altra vittoria importante è quella riportata sempre dal WWF bocciando una deroga che prevedeva la caccia nei siti Natura 2000, considerati dalla Direttiva Habitat del 1991, firmata anche dall'Italia, Zone di Protezione Speciale per la presenza di una specie faunistica o floristica o una conformazione geologica o geomorfologica o per un habitat di particolare interesse naturalistico che è presente negli allegati della Direttiva. Ma un'altra vittoria ancora arriva dalla Lombardia: la regione del nord Italia aveva dato ordine per l'abbattimento di 300mila fringuelli e altri migliaia di piccoli volatili, tutte specie protette dalla Direttiva Uccelli e grazie al WWF la proposta è stata bocciata.
Questa lotta è importantissima perchè la fauna selvatica è un patrimonio nazionale, di tutti e va tutelata, senza dimenticare che l'Italia è "l'autostrada" principale per tutte le specie di uccelli migratrici: viene percorsa da tutte le specie perchè il tratto di Mar Mediterraneo da attraversare per arrivare in Africa è il più corto.
C'è ancora molto da fare e da combattere, perchè nonostante tutte le normative a cui l'Italia ha aderito, nonostante tutti i proclami, le conferenze e il lavoro volontario di molti c'è chi considera ancora le specie animali, soprattutto quelle protette, giocattoli per il proprio divertimento, facendo andare avanti interessi economici e politici delle Regioni e delle Provincie.
Foto di http://www.brindisireport.it


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