Il vulcano più famoso della Toscana, il Monte Amiata, è sfruttato in modo insostenibile dall'Enel Green Power che sfrutta la sua tipica geotermia per i suoi scopi.
Insieme al vapore che fuoriesce dalle centrali dell'azienda, vengono emesse nell'atmosfera una quantità di sostanze dannose per l'ambiente e per la salute umana: biossido di carbonio, idrogeno solforato, metano, ammoniaca, idrogeno (gas incondensabili), boro, arsenico, mercurio, antimonio, radon; tutto ciò viene emesso sfruttando i siti geotermici del vulcano.
Rispetto all'area geotermica tradizionale (Larderello), l'ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) ha riscontrato dei fattori di emissione più alti dei gas sopracitati; inoltre, considerando solo l'emissione di CO2, le centrali termoelettriche dell'Amiata sono superiori rispetto a qualsiasi altra centrale raffrontata.
Il pericolo non è solo per l'ambiente, ma anche per la salute umana in quanto le sostanze emesse sono altamente inquinanti e nocive, soprattutto nelle quantità riscontrate nel caso.
Ma non finisce qui, perché nonostante tutto, la Regione Toscana avrebbe dato il placet per un'ulteriore centrale.
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