Secondo il WWF questa è una buona notizia, giunta per il buonsenso da parte dei politici di ascoltare il mondo scientifico; il WWF stesso in questa campagna ha vuotato "anima e corpo", prodigandosi in battaglie con il coinvolgimento di cittadini, enti privati e pubblici, scienziati e decisori.
Un altro segnale incoraggiante è giunto dal Parlamento europeo, che a fine novembre ha votato a favore di un'ambiziosa relazione per la Politica Comune della Pesca 2011-2018 (INI), che comprende varie raccomandazioni per far fronte ai problemi creati dalla pesca al di fuori delle acque territoriali. Secondo una relazione redatta dall'UE, gli impatti che le flotte europee stanno avendo nelle acque intorno al mondo sono sostanziali, contribuendo al collasso di circa l'85% degli stock ittici mondiali eccessivamente pescati.
Un altro plauso va al divieto alle deroghe di "finning", ovvero la barbara pratica del taglio delle pinne agli squali, almeno sui pescherecci europei.
Foto di http://www.foodie.it |
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