In genere sono le comunità più povere ad essere colpite da questo tipo di criminalità: mentre le gang malavitose ne beneficiano, molti ranger perdono la vita e le famiglie che dipendono dalle risorse naturali del proprio territorio perdono gli unici mezzi di sostentamento per sopravvivere.
I profitti del commercio illegale di natura vengono usati dai criminali per sovvenzionare altre attività, come per esempio i conflitti civili e organizzare attività terroristiche.
Le ragioni che non permettono di arginare questo fenomeno sono molteplici: assenza di leggi credibili, mancanza di un'applicazione severa delle pene, ma soprattutto il fatto che molti governi considerano questo tipo di criminalità un problema ambientale e non lo trattano come un tema di giustizia o come un crimine transnazionale. Questo, purtroppo, è un problema internazionale e pertanto necessita di risposte a livello mondiale; da anni molte organizzazioni ambientalistiche, prima fra tutte il WWF, si battono contro questi crimini, ma non basta, infatti deve esserci l'impegno di tutti, enti privati, pubblici e soprattutto dell'unione di tutti i governi che subiscono questo fenomeno.
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