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giovedì 2 maggio 2013

Gli animali rendono più da vivi che da morti

Uno studio, un po' cinico, fatto da un economista americano certifica, con dati e risultati, come la biodiversità renda un fatturato più alto da viva che da morta.
In Kenya, nel Parco Nazionale di Amboseli, un leone vale per il turismo circa 515.000,00 dollari all'anno, mentre un elefante circa 610.000,00 dollari all'anno. Anche gli squali valgono tanto, benché da molti considerati uno spauracchio dei mari e un pericolo, infatti milioni di sub vengono attratti dai reef degli arcipelaghi per osservare questi splendidi animali: uno squalo grigio di barriera alle Maldive vale circa 3.300,00 dollari all'anno, mentre a Palau la stessa specie porta 2 milioni di dollari all'anno.
Restando al mare, anche le balene valgono più vive che da morte: per il whalewatching vengono incassati circa 2,1 milioni di dollari all'anno dando lavoro a circa 13.000 persone.
In Italia tre cernie hanno destato attenzione da parte dei sub di diverse parti d'Europa: tre esemplari di 12, 16 e 18 kg rispettivamente nell'Area Marina protetta di Tavolara, Molara e Punta Coda Cavallo (Sardegna) sono stati osservati da molti appassionati portando circa €110.000,00, mentre da morte e servite al ristorante avrebbero portato poco più di €500,00 a cernia.
In Scozia, invece, il turismo naturalistico fattura circa 65 milioni di sterline all'anno.
Tornando in Africa e in particolare in Uganda e Repubblica Democratica del Congo, i gorilla di montagna portano 20 milioni di dollari all'anno, soldi che servono non solo per i progetti di conservazione e tutela dell'area protetta, ma anche come sostentamento per le famiglie che ci vivono.
In Italia l'ecoturismo è ancora in lenta crescita anche se negli ultimi tempi per la scelta di un area di vacanza il lato naturalistico incide per il 55% mentre cultura, arte e storia per il 49%, relax 33% e divertimento 22%.
Secondo questi studi emerge come sia importante mantenere e gestire i nostri ecosistemi, conservando e salvaguardando: da queste cifre quanti posti di lavoro si creerebbero? Ovviamente moltissimi, quindi speriamo che le istituzioni e il nuovo governo facciano qualcosa per migliorare in nostro paese anche da questo punto di vista e noi concludiamo con una frase: Wildlife pays, wildlife stays.
Foto di Giada Baicchi; Primula vulgaris (Primavera)

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