LA CORTE COSTITUZIONALE DA’ RAGIONE AGLI AMBIENTALISTI
WWF, LIPU, ENPA, LAC, LAV, Legambiente, Animalisti Italiani
IL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE DOVRA’ ESSERE DELIBERA ANNUALE
E NON PIU’ LEGGE DI DURATA PLURIENNALE
UNA SVOLTA PER LA GESTIONE DELL’ATTIVITA’ VENATORIA IN TOSCANA
Ci sono voluti anni, ma alla fine
è arrivata la conferma che avevamo ragione. La Corte Costituzionale con sentenza numero 90 del 20 maggio 2013 ha infatti sancito che
la legge regionale toscana sulla caccia è illegittima laddove prevede che il
calendario venatorio sia approvato con legge di durata pluriennale piuttosto
che con atto deliberativo annuale. Può sembrare differenza procedurale di
poco conto, ma si tratta invece di differenza sostanziale e di grande
importanza.
Approvare il calendario
annualmente permette infatti di poter adeguare le scelte di gestione faunistica
alle situazioni correnti e quindi di poterle adeguare puntualmente ad eventuali
criticità che singole specie possono presentare nel loro status per varie motivazioni
o a difficoltà della fauna nel suo complesso per motivi climatici.
Inoltre, e questo fu il motivo
per cui la Regione ormai diversi anni fa intraprese lo strumento della legge
regionale in sostituzione della precedente delibera, una legge non è assoggettabile
a ricorso al TAR mentre una delibera lo è. La
scelta dello strumento della legge fu a tutta evidenza dettata proprio dalla
volontà della Regione di mettersi al riparo da possibili ricorsi delle
Associazioni ambientaliste sui punti di contrasto fra norme regionali e norme
sovraordinate (nazionali o europee), tutti sempre ovviamente a favore del
mondo venatorio.
Per superare questa situazione WWF, LIPU, ENPA, LAC, LAV, Legambiente,
Animalisti Italiani nel 2010 presentarono un ricorso al TAR sul calendario
venatorio della Provincia di Firenze, chiedendo al TAR di voler da questo
risalire al provvedimento ‘madre’ del calendario venatorio regionale e
sollevare su questo un procedimento di valutazione di incostituzionalità.
Il TAR ritenne fondate le
richieste delle Associazioni e propose la norma regionale toscana a valutazione
da parte della Corte Costituzionale.
La Corte ha confermato che le Associazioni avevano ragione sia su
questo punto sia su altri due punti (caccia agli ungulati su terreno innevato e
per periodi diversi rispetto a quelli indicati dalla legge quadro; non
necessità di utilizzo del tesserino venatorio nelle aziende agrituristico
venatorie). Su questi due punti la Regione, nella convinzione di quale
sarebbe stata la valutazione della Corte, aveva già modificato le norme
precedenti. Adesso dovrà procedere anche
alla modifica del Calendario venatorio da legge in delibera annuale.
Sarà un momento importante per una gestione dell’attività venatoria che
possa essere anche in Toscana più trasparente e più rispettosa delle norme
nazionali e internazionali.
Le Associazioni continueranno
nella loro opera di controllo e pressione per ottenere il rispetto di tutte le
norme di tutela della nostra fauna.
Firenze, 23 maggio 2013
WWF SEZIONE TOSCANA
Foto di Giorgio Paesani (Capriolo fotografato presso l'Oasi WWF Palude di Bolgheri) |
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