Il 31 gennaio scorso si è conclusa la stagione venatoria, una data di festa sia per le specie cacciabili sia per i naturalisti che aspettavano questo momento per poter fare avvistamenti in natura.
Gli aspetti negativi, però, non mancano in quanto sono 11 le regioni bocciate e sanzionate per alcune norme non rispettate della legge 157/92 sulla caccia; il WWF ha fatto ricorso ai Tribunali Amministrativi Regionali verso Abruzzo, Lazio, Liguria, Campania, Lombardia, Marche, Puglia, Piemonte, Sicilia, Sardegna e Veneto, vincendo tutti i casi. Analizzando le infrazioni delle varie regioni troviamo: calendari venatori approvati con legge regionale anziché con provvedimento amministrativo; mancata previsione del divieto di munizioni al piombo per alcuni tipi di caccia; autorizzazioni per la caccia agli ungulati sulla neve, vietata e sanzionata dalla legge nazionale sulla caccia; mancato rispetto dei pareri dell'ISPRA; caccia nei parchi, nelle aree protette e nei Siti di Importanza Comunitaria e Zone a Protezione Speciale di competenza europea (Sic e ZPS); preaperture; prolungamento del periodo di caccia per alcune specie migratrici (11 più il tordo).
Molte di queste infrazioni gettano cattiva immagine sul nostro Paese in merito a conservazione e salvaguardia delle specie cacciabili; inoltre molte volte le inadempienze avvengono per rispettare delle tradizioni venatorie barbare come la "polenta e osei", derogando la caccia su specie di uccelli protette in Europa, ossia passeriformi di pochi grammi come i fringuelli.
Il WWF in merito a questi eventi ha redatto un'Agenda ambientalista per la Ri/conversione ecologica del Belpaese con alcuni punti individuati come obiettivi primari:
-Dare adeguata e concreta applicazione delle norme europee sulla conservazione della fauna selvatica;
-Garantire la corretta applicazione da parte di Stato e Regioni della legge sulla caccia n.157/92;
-Rendere più vigorose e riformare le leggi nazionali e regionali sulla caccia finalizzandole a diminuire l'impatto negativo sulla fauna selvatica del nostro Paese.
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