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giovedì 21 febbraio 2013

Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: le foreste

La superficie del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è occupata per il 60% da foreste, ovvero circa 29.000ha di territorio. Le foreste meglio rappresentate sono sicuramente quelle a faggio (faggete), che possono dividersi in diversi tipi:

-Faggete vetuste: foresta di tipo mesofilo dove il Faggio (Fagus sylvatica) domina e a seconda del tipo di substrato può essere accompagnato da altre specie arboree come per esempio il Cerro (Quercus cerris) su terreni argillosi; il faggio in genere è accompagnato anche da specie mesofile (acero campestre, acero riccio, acero montano, frassino maggiore, tiglio, carpino bianco e ciliegio), in cenosi miste soprattutto in corrispondenza di forre. Non è raro trovare specie come il tasso e l'agrifoglio;
-Faggete articolate: si distinguono per una grande quantità di specie associate al faggio spesso di piccole dimensioni;
-Faggete monoplane: caratterizzate dalla presenza dominante di faggio, associato ad esso possono esserci piante di medie dimensioni (20-30cm);
-Faggete con nuclei di pino nero: fitocenosi con abbondante faggio associato a Pino nero (Pinus nigra) e altre specie più sporadiche come acero montano, frassino, carpino nero e maggiociondolo;
-Boschi a parco di faggio: questo tipo di foreste è rappresentato da faggi di altissimo fusto, spesso piante monumentali che danno a questi ambienti un aspetto particolare;
-Faggete frammentate: si tratta per la maggior parte di lembi di boschi cedui in evoluzione verso l'alto fusto, rappresentati dalla presenza di solo faggio;
-Faggete in ricostituzione: fitocenosi ecotonali miste di alberi e arbusti, rappresentato da faggio misto a specie arboree mesofile e submediterranee;
-Faggete percorse da valanghe: popolamenti dominati da faggio, la cui evoluzione verso fasi mature del ciclo strutturale è bloccata dal passaggio di valanghe nel periodo invernale, anche se il faggio si ricostituisce in maniera quasi agamica.
Oltre alle faggete, di importante rilevanza sono gli orno-ostrieti cioè il secondo tipo di bosco presente con una superficie di 1266ha, costituiti dalla dominanza di orniello e carpino nero, evolvendosi verso un bosco di tipo mesofilo.

Foto di http://www.parcoabruzzo.it

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