Spegnendo le luci su queste meraviglie ecco che lo sguardo va diretto dentro ad un abisso: stupri e saccheggi, bambini soldato e profughi affamati, violenza e guerra, distruzione dell'ambiente a causa dell'estrazione del petrolio, bracconieri e commercio illegale di animali o parti di essi.
"Gestire un parco come quello del Virunga, è molto più che censire i gorilla e tenere i bracconieri fuori dai confini. Sei responsabile in quel territorio non solo di un patrimonio di natura, ma sei prima ancora responsabile delle 600 persone che ci lavorano e delle comunità che ci vivono. La loro vita proprio come quella dei gorilla, ti viene affidata in tutto e per tutto", questo è quello che racconta il Principe Emmanuel che è impegnato in moltissime battaglie oltre a quelle prettamente naturalistiche e conservazionistiche, come "curare chi è ammalato e sfamare chi è affamato. Devi costruire scuole e pronto soccorsi. Devi accudire per sempre i parenti di chi per quel parco ha dato la vita".
Diciamo quindi che il Parco Nazionale del Virunga ha trovato il suo Principe azzurro e che l'esempio di una delle persone più ricche d'Europa deve essere presodai governi, dalle multinazionali e dai ricconi che non fanno altro che speculare su questi luoghi.
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