Il 22 gennaio appena passato la Commissione Ambiente della Camera
ha esaminato lo Schema di decreto del Presidente della Repubblica relativo al
riordino degli enti vigilati dal Ministero dell'Ambiente. Il decreto comprende
anche le nuove disposizioni in merito alla composizione dei Consigli direttivi
dei Parchi Nazionali previsti dal comma 4 dell'articolo 9 della legge quadro n.
394 sulle Aree Protette del 1991.; l'organo collegiale di governo dei Parchi
sarà composto da sei componenti (anziché 10) nominati con decreto del Ministero
dell'Ambiente tra esperti particolarmente qualificati in materia naturalistica
e di comprovata competenza: tre designati dalla Comunità del Parco (Comuni ed
Enti locali), uno indicato dalle Associazioni ambientaliste riconosciute, uno
designato dal Ministero dell'Ambiente ed uno dall'Istituto Superiore per la
Protezione della Ricerca Ambientale (ISPRA).
Le Associazioni
ambientaliste coinvolte (FAI, Italia Nostra,
LIPU, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club Italiano, WWF Italia) hanno
accolto di buon grado questa proposta, in quanto indirizza la politica di
gestione e conservazione delle aree protette nella giusta direzione: da una
parte si garantisce l'applicazione delle norme per la semplificazione degli
Enti pubblici e la riduzione delle spese, dall'altra si
ristabilisce un principio fondamentale della legge quadro sulle aree
protette rispetto alla rappresentanza degli interessi nazionali all’interno del
principale organo di governo collegiale dei parchi nazionali; pertanto la
riduzione dei componenti del Consiglio direttivo dei Parchi è il giusto
compromesso fra le richieste del Ministero dell'Economia e il rispetto della
giusta rappresentanza di uno degli organi più importanti per la gestione dei
Parchi Nazionali.
Foto personale; Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino |
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