Premi play per ascoltare l'ultima puntata

mercoledì 30 ottobre 2013

Continua il terrorismo sull'Orso marsicano

Il 23 ottobre scorso in Abruzzo è stato ucciso l'ennesimo esemplare di Orso marsicano (Ursus arctos marsicanus), una sottospecie di Orso bruno che vive solamente in questa regione italiana; il giovane orso è stato investito da un'auto, quindi conseguenze pericolose anche per l'autista del mezzo. Il WWF ha chiesto più volte di intervenire sulla viabilità della zona per evitare incidenti come questo, ma le autorità non ci sentono: l'areale dell'Orso marsicano continua ad essere frammentato da strade percorribili da chiunque, pertanto queste cose possono accadere molto frequentemente.
L'evento è uno dei tanti di questi anni, che certifica la progressiva estinzione di questa meravigliosa sottospecie di Orso bruno, soprattutto perché la gestione viene affidata a persone incompetenti e prive di interesse in questo senso; i governi di questi anni hanno speso belle frasi e belle parole ma niente di concreto è stato fatto, si preferisce sperperare i soldi in cose molto meno utili e poco lucide.
Le cose da fare sarebbero tante: chiudere le strade di montagna, mettere in protezione tratti stradali che potrebbero avere conseguenze mortali anche per l'uomo, mettere in sicurezza pozzi di raccolta d'acqua in montagna, bloccare una zootecnia illegale e di rapina, chiudere zone dove si spargono bocconi avvelenati, creare corridoi necessari a collegare le aree dove vive questo splendido animale.
L'elenco è lungo e sicuramente. scavando in quello che si dovrebbe fare, la lista potrebbe protrarsi ancora.
Il WWF non finisce, però, di combattere la sua guerra contro le istituzioni e ha chiesto al Ministro dell'Ambiente azioni concrete nella tutela e nella conservazione dell'Orso marsicano e dell'Orso bruno sulle Alpi e quindi rispettare gli impegni presi con la sottoscrizione dei piani di tutela di questa specie sulle Alpi e in Appennino.

Nessun commento:

Posta un commento