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martedì 1 ottobre 2013

Caccia iniziata, già i primi problemi

Da circa 15 giorni (in alcune regioni da un mese) è iniziata la nuova stagione venatoria, purtroppo però si registrano già molte illegalità e molti problemi: norme e regole disapplicate in molte regioni, caccia in periodo di migrazione e bracconaggio dilagante.
Da circa 3 anni sono state recepite le norme europee in materia di caccia come decreto legge nazionale, queste norme prevedono che il calendario venatorio e le attività di caccia siano in sintonia con le esigenze di tutela e conservazione della fauna selvatica, nonostante questo molte regioni italiane (Umbria, Toscana, Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) non hanno rispettato le direttive europee e le disposizioni dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale): le attività venatorie vengono programmate più per rispondere ai desideri dei cacciatori che in aiuto del mondo naturale.
Uno degli aspetti che è rimasto irrisolto è il problema delle 19 specie in cattivo stato di conservazione per le quali è autorizzata la caccia: in questo caso, in assenza di piani di conservazione precisi, andrebbe sospesa la prelazione venatoria in via cautelativa; alcune regioni hanno tolto solamente Moretta (Aythya fuligula) e Combattente (Philomachus pugnax) mentre non è stato fatto niente per le altre 17 specie. Le buone notizie arrivano dal Molise che ha ridotto per molte specie l'attività venatoria.
Moretta

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