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lunedì 16 dicembre 2013

Il sinonimo di inverno è migrazione

Sabato 21 dicembre prossimo sarà il primo giorno di inverno e quando ci pensiamo la nostra mente va subito ad immaginare la neve e il gelo; oltre a queste cose l'inverno è l'occasione per molte specie di uccelli di migrare da luoghi dove il clima e le risorse sono sfavorevoli a luoghi che, invece, riesco a soddisfare le esigenze trofiche di questa categoria di vertebrati.
A seconda della specie, possiamo osservare molte strategie diverse per fronteggiare il freddo: per esempio il Pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) fa fronte a temperature rigidissime (fino a -60°C) grazie ad un piumaggio d'eccezione e al contatto corporeo con gli altri individui della colonia. Molte altre specie risolvono la cosa sottoponendosi a lunghi ed estenuanti viaggi: è il caso delle Oche indiane (Anser indicus) che devono superare barriere geografiche impressionanti come la catena dell'Himalaya ad un altitudine che può raggiungere gli 8.000 metri, con temperature di diverse decine di gradi sotto lo zero; le Dendroiche americane (Setophaga sp.), che pesano poco più di 10g, migrano dall'America centromeridionale tropicale alle foreste boreali canadesi e, talvolta, fino alla tundra artica; è stato documentato, inoltre, che alcuni Cuculi (Cuculus canorus) compiono una migrazione a tappe dalla Scozia all'Africa e quando iniziano il viaggio se si rendono conto che le condizioni non sono ottimali per partire tornano indietro; molte specie, invece, non migrano come la Pernice bianca (Lagopus muta) e il Fagiano di monte (Tetrao tetrix) che compiono piccoli spostamenti di quota e si nascondono in 'igloo' sotto la neve per non disperdere energia; altre specie come una piccolissima cincia americana, Parus atricapillus, quando la temperatura cala sotto i -30°C cessano di muoversi e alimentarsi.
Tutto questo elenco per dire che la natura è meravigliosa e da questo si può evincere quante strategie esistano per far fronte alle avversità ambientali, purtroppo tutti i cambiamenti climatici che stiamo vivendo mettono ancora più in difficoltà queste specie, tardando la migrazione o creando dei cambiamenti repentini di temperatura e precipitazioni che possono dare problemi agli uccelli; è fondamentale l'esistenza delle Oasi e delle Aree Protette che consentano agli uccelli di fermarsi per riprendere le forze prima di rimettersi in viaggio, una sorta di 'Autogrill' per migratori, pertanto è essenziale sostenerle.

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